E’ tornato nei giorni scorsi in libertà Ginese Carmine. Finisce pertanto la sua carcerazione in regime di 41 bis iniziata dal 21 luglio 2010 nell’ambito del processo Santa Tecla avviato dalla procura distrettuale antimafia di Catanzaro per reprimere vari reati, quali l’associazione a delinquere di stampo mafioso, l’associazione finalizzata al narcotraffico internazionale, l’estorsione ai danni di vari imprenditori commerciali, l’usura ed altro.
Come si ricorderà Ginese Carmine era stato condannato in primo grado alla pena di 10 anni di reclusione per aver rivestito, secondo l’accusa, la qualità di dirigente stabile dell’associazione di stampo mafioso operante nel territorio Coriglianese e per aver partecipato all’estorsione in danno di Giuseppe Curto per i lavori di realizzazione del villaggio turistico “L’Airone”. Nei suoi confronti erano state rivolte le accuse da parte di Giuseppe Curto e dei collaboratori di Giustizia Converso Gianpiero, Curato Vincenzo ed Alfano Carmine, quest’ultimo in particolare lo accusava addirittura di aver partecipato ad un summit tenutosi in Rossano con altri elementi di spicco dell’associazione ndranghetistica nel corso del quale sarebbe stata programmata l’uccisione di Bruno Antonio alias “Giravite”, Converso Luciano e Mollo Pietro Salvatore, i primi due successivamente trucidati a colpi di arma da fuoco ed il terzo morto suicida nel carcere di l’Aquila. La Corte di Appello di Catanzaro, lo scorso 17/07/2013, accoglieva il ricorso presentato dal suo difensore Avv. Pasquale Di Iacovo ed escludeva il ruolo di dirigente dell’associazione mafiosa contestata al Ginese, riducendo la pena a 6 anni e 8 mesi di reclusione. La Corte di Appello in funzione di Giudice dell’esecuzione, con un successivo provvedimento emesso lo scorso 11/11/2014, in accoglimento di un ulteriore ricorso proposto dall’Avv. Di Iacovo riduceva ulteriormente la pena inflitta nei confronti di Ginese Carmine a 3 anni di reclusione. Di conseguenza il Ginese è stato scarcerato dalla Casa Circondariale di l’Aquila per fine pena.