“Non possiamo delegare il diritto al voto, come se a noi non toccasse far parte della storia della comunità, ma siamo interpellati ad assumerci, da protagonisti, la responsabilità della giusta amministrazione dei beni comuni”. Il messaggio forte e chiaro viene lanciato a due giorni dal voto da Lisa Polino, presidente parrocchiale dell’Azione cattolica della parrocchia Maria SS. Immacolata dello Scalo.
“Noi – afferma la Polino- intendiamo dare, nell’ imminenza delle elezioni regionali, un contributo di riflessione perché si possa “ripartire dalle persone, ricostruire la tela della speranza e restituire dignità a chi vive le troppe fatiche del tempo presente”. l’Azione Cattolica, la cui finalità è volta alla formazione umana e cristiana delle coscienze, avverte la responsabilità di essere da pungolo affinché la politica, nella nostra regione, torni ad essere quella che Paolo VI indica come la forma più alta di carità. La politica, infatti, ha cessato di essere l’arte del governo della società, ed è diventata il luogo del tatticismo più esasperato che allontana chi ne nutre una concezione più nobile ed attira chi sa nuotare nel mare delle meschinità dei piccoli interessi di parte. In un periodo in cui è messa in discussione la stessa sopravvivenza delle persone, la politica non si preoccupa di proporre idee e programmi seri per affrontare la crisi economica e sociale, né di parlare ai giovani delle loro speranze e aspettative. Ma nessun cambiamento può avvenire se non è accompagnato da una nuova presa di coscienza da parte dei cittadini, i quali sono chiamati a valutare attentamente l’agire della politica. E’ necessario interrogarsi su quanto questo agire abbia riconosciuto, promosso, tutelato e garantito, i diritti vitali di tutti i cittadini, in particolare dei soggetti più deboli e meno protetti. Oppure si sono affermate scelte e logiche clientelari, corruzione e malaffare(non dimentichiamo i tanti Comuni commissariati per infiltrazioni mafiose). Siamo chiamati a vivere il voto – afferma ancora la Polino – come vero dovere personale, a scegliere la persona più indicata e competente per il ruolo istituzionale che dovrà ricoprire, affinché questa terra di Calabria possa esprimere una nuova classe dirigente, non compromessa con le logiche che finora l’hanno guidata. Quindi una comunità di elettori che non può ridursi a semplice spettatrice, in quanto è proprio il cittadino che paga le conseguenze di scelte ingiuste o mancate per quanto riguarda : il lavoro, i giovani, la famiglia (è necessario lavorare per permettere all’uomo di esprimere pienamente la sua libertà, la sua creatività, per creare quelle condizioni che consentono la nascita e la crescita di nuove famiglie) ; per quanto riguarda la sanità pubblica nel suo servizio alla persona(mai sia offuscata la dignità dell’essere umano che vive uno stato di fragilità); per quanto riguarda la tutela dell’ambiente. Non diventi la nostra regione – così termina la Polino – un “paradiso perduto” a causa di una sconsiderata gestione dei beni ambientali”.
Giacinto De Pasquale