di A. Caravetta
“Quale padre tra di voi, se il figlio gli chiede un pane, gli darà una pietra?”
Gesù di Nazareth
In momenti di parche finanze i nostri amministratori rispolverano la buona retorica de “il buon padre di famiglia”. Una frottola che ormai non regge più e che non ha più motivo di sussistere. Prendiamo -ad esempio- il caso di Corigliano, in particolare quello dell’attuale sindaco Giuseppe Geraci e la sua nuova Piazza del Popolo. Oggi a vedere la nuovissima agorà si può ben dire che si è riusciti dove altri hanno fallito.
Difatti, la cittadinanza non può far altro che rilevare il gran capolavoro di riqualificazione urbana quasi ultimato. Un’opera che può certamente fregiarsi quale degna apoteosi del ”Codice Urbani”, soprattutto per la cifra antropologica espressa dalle sedute in conglomerato cementizio che rivestono con forme sinuose quel luogo di francescana memoria. Mezzo milione di euro (un miliardo di vecchie lire), questa la cifra spesa in porfido e cemento per posare delle pietre tombali sulla nostra memoria che a breve, come un sfintere, riecheggerà nel sacro epitaffio scolpito dall’abile mano: “Una fontana per l’arsura di cultura che il vostro buon padre, a futura memoria, pose fra le macerie politiche che lo percorsero. “
Tanto accade nella nostra Città nel mentre le soprintendenze, stanche, si sono assonnate sotto il pisello dei Bronzi di Riace. D’altro canto la magistratura ha rinunciato da tempo a svolgere azione preventiva e di controllo sui lavori pubblici, lasciando così che la libera mano di indegni amministratori e il loro codazzo di clientele portassero al collasso sociale e culturale intere comunità storpiandone l’identità, l’urbanistica e la storia. In Corigliano ne sono testimonianza viva : Piazza Salotto, Piazza del Popolo, il lungomare di Schiavonea, via Nazionale nello scalo. Manufatti che ben chiariscono come si sperperano milioni di euro, che certo qualificano l’amministratore quale pessimo padre di famiglia. E si è un pessimo padre di famiglia quando, oltremodo, si nega il diritto allo studio ed allo sviluppo della persona umana. Diritti costituzionalmente garantiti e, da Giuseppe Geraci, violati. Come si può, sindaco, sottrarre i rimborsi delle cedole librarie a famiglie disagiate con a carico tre, quattro figli, per compensare debiti di bollette non pagate nel mentre la spazzatura viene da Lei aumentata del 40-80% senza peraltro tenere in considerazione sgravi fiscali per le classi più deboli, per quei minori che vivono nelle famiglie incapienti uno stato di disagio e di povertà estrema? Quanti genitori l’anno prossimo rinunceranno a comprare i libri ai figli? A non incoraggiare i prorpi figli allo studio? Io credo saranno in tanti , una buona fetta di chi sa che le somme delle cedole librarie verranno trattenute. Soldi che molti genitori hanno chiesto in prestito e che non potranno restituire. Una vergogna sociale degna delle sue barbarie che si caratterizza in un’ imposizione tributaria che va oltre ogni presupposto etico e legale. Ed è evidente che il servizio RSU, peraltro inadeguato e completamente assente per tutto il 2013 e fino al marzo 2014, deve certo avere un suo corrispettivo non solo economico ma, trattandosi di ambiente, anche etico. In altre parole, illustrissimo Geraci, lei non ha mai inteso avviare alcuna raccolta differenziata, anzi con la sua inadeguatezza sta conducendo la Città verso la peggiore delle sorti. Cosa dire poi di alcune scelte compiute con taglio sui servizi primari, persino con chiusura dell’unico asilo nido, mentre con gran faccia tosta si salva la MERIS contro ogni presupposto di legge e di pareri espressi da eminenti organi contabili e giuridici quali: la Corte dei Conti; i Revisori dei Conti; l’Antimafia; la Commissione straordinaria che aveva peraltro avviato il procedimento per la liquidazione della MERIS e da Lei, invece, fatta paradossalmente rientrare.
Una società la MERIS che ha comportato negli anni pregressi solo perdite e che non ha nella sua natura sociale e nella sua struttura fisica i presupposti legali per svolgere adeguatamente la propria funzione. Il manufatto è stato costruito in assenza delle dovute prescrizioni urbanistiche e la società è, ad oggi, tenuta in piedi per ragioni che, senza paura di essere smentito, sono chiare solo a Lei. Una società che al 98% è partecipata dal Comune non può certo presupporre ragioni di sviluppo e di crescita nel momento in cui tutte le società municipalizzate sono nell’occhio del ciclone per via di bilanci amministrativi disastrosi e di una clientela politica che si preserva nei momenti elettorali.
Questo nel mentre l’ambiente e le classi meno abbienti pagano dazio per tutti .
In Cotrica il percolato, da mesi lasciato scorrere indisturbato, ha inquinato irreparabilmente un vastissimo territorio. Non bastasse questo, l’area, inquinata in forte espansione, è coltivata e produttiva. Tanto avviene nonostante vi sia una sentenza del TAR ( 2010) che imporrebbe a Lei, Sindaco, d’intervenire per tutelare la salute pubblica, inibendo tale area a coltivazione. Un obbligo a cui lei sta disattendendo e che dunque, presuppone da parte sua una gravissima omissione. Forte con i deboli e debole con i forti. E non lo dice solo il sottoscritto è questo un giudizio che ha ereditato nel tempo da quel dì che iniziò a nominare il buon padre di famiglia. Così il dr. Giovanni Madeo tuonò nel lontano 2000
“E’ un bilancio fatto di tasse e di debiti […] In questo modo è facile amministrare, altro che buon padre di famiglia.” [1]
Quale attivista del comitato civico Coriliani ho sentito il dovere di testimoniare con forza uno stato di disagio che i coriglianesi vivono quotidianamente. Ormai stremati dalle Vostre trovate tributarie e fiscali non hanno più denari per pagare i salatissimi conti imputabili a Vostre negligenze ed incapacità : attitudini correnti che corroborano un sistema marcio tenuto in vita da clientele varie.
Tanto si doveva.
[1] Deliberazione comunale n.12 del Consiglio comunale del 28 febbraio 2012. Da un intervento del consigliere comunale Giovanni Madeo sul bilancio di previsione anno 2000 redatto dall’esecutivo a guida Giuseppe Geraci..