Qualche precisazione in merito al ritiro del vaccino “Meningetec” da parte dell’AIFa (Agenzia Italiana del Farmaco, l’organismo di diritto pubblico che opera sulla base degli indirizzi e della vigilanza del Ministero della Salute). Il comunicato ufficiale relativo al ritiro – avvenuto il 26 settembre viene pubblicato – sul sito istituzionale – in data 13 ottobre c.a. e parla di ” ritiro cautelativo del vaccino “Meningitec”, della ditta Nuron Biotech BV, a causa della presenza di micro residui metallici (ossido di ferro e acciaio inossidabile), di colore rossastro, in alcune siringhe”.
In seguito a questo comunicato, i genitori dei bambini che avevano ricevuto i vaccini si sono comprensibilmente allarmati, anche se l’AIFA specificava che “dall’analisi delle informazioni disponibili alla fine di settembre, inclusa la documentazione fornita dalla ditta (che aveva segnalato l’anomala presenza di colore rossastro in alcune fiale durante la somministrazione dei lotti incriminati), non sembrano emergere evidenze di reazioni avverse particolari ricollegabili allo specifico difetto di qualità dei lotti ritirati in Italia”, non essendosi verificati né reattività locale nel sito di iniezione, né tanto meno reazioni di ipersensibilità.
Nelle sedute del 21-23 Ottobre 2014 e del 12-11-2014 (quindi pochi giorni fa) la Commissione Tecnico Scientifica (CTS) conferma ulteriormente
quanto segue: << nonostante la presenza di particolato di colore rossastro sia solitamente ben visibile, a oggi non risultano pervenute segnalazioni da parte degli operatori sanitari rispetto a questa anomalia, il che fa ragionevolmente presumere che le confezioni utilizzate, sia pur appartenenti ai lotti ritirati, non siano coinvolte nel difetto. Il ritiro cautelativo dei lotti è avvenuto anche in altre nazioni, nelle quali non sono emersi ad oggi problemi particolari. Si conferma che ad oggi le possibili reazioni avverse legate alla presenza di ferro rimangono teoriche e non confermate dai dati disponibili a livello mondiale.>>
In conclusione, mi sento – in qualità di operatore sanitario di base, che lavora a contatto diretto con famiglie in ansia ed in attesa di chiarimenti da parte delle istituzioni interessate – di tranquillizzare i genitori in apprensione, in quanto nessuno dei bambini, a cui è stato somministrato un vaccino appartenente a quei lotti, ha subito danni .
Massima fiducia, quindi, nelle vaccinazioni, che bisogna consolidare e non indebolire con allarmi totalmente ingiustificati o – peggio – con cervellotiche quanto false supposizioni su effetti deleteri inesistenti.
I vaccini hanno determinato la sconfitta di malattie gravi, come la poliomielite, il morbillo, il vaiolo, eccetera, e difendono la collettività dalla diffusione di malattie infettive pandemiche, come l’influenza, che prima causavano milioni di morti in tutto il mondo.
Una scarsa informazione e/o addirittura notizie infondate sulla pericolosità di presidi di questa importanza possono causare danni irreparabili e diffondere sfiducia verso la prevenzione, unica vera grande arma contro la sofferenza, specie in tempi di crisi come questa che stiamo vivendo.
Caruso Carlo – Medico di Medicina Generale