Il Partito della Rifondazione Comunista di Corigliano, torna a svolgere un ruolo da protagonista alle Elezioni Regionali del 23 novembre p.v.- Come PRC ci proponiamo l’obiettivo di trasformare la società, aumentando il livello di soddisfazione della totalità degli individui, con un’equa distribuzione delle ricchezze e dei diritti, come quello alla salute, all’istruzione, al lavoro, alla sicurezza, alla partecipazione, etc., che in sintesi possiamo identificare con la costituzione di una reale società socialista, che miri al perseguimento del bene comune.
A tal proposito ed in coerenza con quanto avvenuto nelle elezioni europee del maggio u.s., dove abbiamo contribuito all’elezione della compagna Eleonora Forenza al Parlamento di Strasburgo, con la lista l’Altra Europa con Tsipras, abbiamo deciso di competere in autonomia, con un nostro candidato alla Presidenza, il Prof. Domenico Gattuso, esperto in trasporti e docente presso l’Università di Reggio Calabria, e con un nostro concittadino candidato in lista, l’architetto Mario Gallina. Insieme ai cittadini liberi, ai movimenti ed alle associazioni, che da sempre sono impegnati in battaglie di civiltà, si è dato vita alla lista “L’Altra Calabria”, che ha l’obiettivo di costruire una sinistra reale, unitaria ed alternativa, tra questi, solo per citarne alcuni, ci sono il movimento per l’Acqua Pubblica, il movimento No Triv, il movimento Rifiuti Zero ed altri. Nella nostra lista saranno rappresentate le istanze di tutte le categorie sociali, tuttavia, sono per noi irrinunciabili alcuni impegni concreti, gli stessi che sottoporremo all’attenzione dei cittadini e degli elettori che ci proponiamo di rappresentare. Infatti quando diciamo che siamo per un’Altra Calabria, abbiamo in mente un governo solidale della Regione, un ordine politico nuovo, perché quello che ci propongono Oliverio e le molteplici liste a lui collegate, piuttosto che le destre dei vari Ferro e Gentile, è una politica vecchia e stantia, dove chi vince sono gli apparati che si preoccupano solo di conservare lo status quò, e non i cittadini calabresi. La Calabria è l’ultima regione d’Europa in tutti gli indicatori economici, sociali ed in qualità della vita. Abbiamo la disoccupazione più alta d’Europa, le infrastrutture più disastrate, non passa giorno che non dobbiamo annotare la soppressione di un treno o di bus di linea. Ci dicono che dobbiamo sacrificare i diritti, vedi l’abolizione dell’articolo 18, dallo statuto dei lavoratori, piuttosto che l’ulteriore precarizzazione del lavoro, perché il posto fisso non esiste più per chi lavora, mentre, invece, assistiamo a politici che non hanno fatto altri lavori nella loro vita, se non quello del politico a tempo indeterminato. Dobbiamo abbandonare il diritto ad una pensione dignitosa, all’istruzione, alla salute, ad un ambiente salubre, in nome di un austerità che in realtà difende le banche e la finanza. Ci dicono che la nostra acqua, la nostra aria, la nostra energia, la nostra cultura, il nostro territorio, possono essere venduti, che la democrazia è lenta e vecchia, che occorrono espedienti che distruggano la rappresentatività nelle istituzioni, applicando quorum altissimi, che, poi nei fatti, impediscono la partecipazione democratica nelle competizioni elettorali. Ci propongono revisioni di spesa per un debito che i cittadini italiani e calabresi, in particolare, non hanno prodotto, dal momento che questi soldi sono stati spesi in corruttele e clientele. Chiudono gli ospedali, non curandosi dei livelli essenziali di assistenza, i quali prevedono quattro posti letto ogni mille abitanti e la possibilità di poter raggiungere un luogo di cura in 20 minuti, dimenticando che il diritto alla salute è un diritto sancito in Costituzione. Non è questa la Calabria che vogliamo, quella che ci è stata consegnata dal governo delle destre, senza alcuna opposizione, non è una Regione ma una distruzione post bellica, che i calabresi non meritavano, perché poteva essere evitata, e come se non bastasse, tanti tra coloro che l’hanno prodotta sono presenti nelle tante liste, magari spogliandosi anche delle rispettive appartenenze, per ricrearsi una verginità politica. Consapevoli che il programma di rinascita della nostra Calabria potranno scriverlo solo i calabresi, chiediamo ai calabresi di votare per la lista “L’Altra Calabria”.
Sabato 15 novembre p.v., il candidato arch. Mario Gallina incontra la città di Corigliano nei locali dell’associazione “Il Seme”, nei pressi della chiesa del Beato Giovanni XXIII. Vi aspettiamo numerosi per un sano momento di riflessione e confronto.
Corigliano Calabro, lì 13 novembre 2014.
Antonio Gorgoglione (Segretario cittadino PRC-FdS){jcomments off}