Davanti ad una ricca platea di docenti, genitori e cittadini si è svolta al Centro di Eccellenza di Corigliano Scalo il dibattito relativo a “La Buona Scuola”, documento pubblicato dal Governo sugli interventi che l’esecutivo renziano vorrebbe porre in essere per dare nuova fisionomia alla scuola italiana.
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L’iniziativa è stata promossa dall’Istituto Comprensivo Erodoto di Corigliano che, come ha sottolineato la Dirigente Scolastica Susanna Capalbo, ha voluto promuovere una riflessione collettiva sull’intero documento, coinvolgendo tutte le componenti della comunità scolastica e quanti interagiscono con la scuola. Compreso il Comune di Corigliano rappresentato dal Prof. Tommaso Mingrone il quale nel portare i saluti del Sindaco, ha evidenziato la validità della manifestazione senza trascurare gli aspetti critici legati alle difficoltà soprattutto economiche dei Comuni nell’assicurare ai cittadini, per le proprie competenze, servizi scolastici efficienti.
Durante l’incontro particolarmente apprezzabile la relazione del Prof. Giuseppe Spadafora che ha fornito una lettura critica del documento, affrontando il discorso del merito e della necessità che la scuola non perda mai di vista la sua funzione democratica.
Aspetti ripresi dall’intervento del Prof Domenico Milito che ha affrontato la questione dello statuto giuridico del docente in vista della valorizzazione di una funzione che negli anni ha dovuto assistere ad un certo ridimensionamento sociale. Un nuovo profilo del docente non può prescindere dalla necessità di equiparare nei diversi ordini di scuola, orari, compiti, aspetti legati alle retribuzioni che oggi sono del tutto sperequate all’interno della scuola Italiana. Così come inevitabile sembra essere il discorso sulla valutazione del servizio, problematica da sviluppare per evitare derive reazionarie, care a sistemi che vedono contrapposte scuole pubbliche e scuole private, in rapporto alla qualitá del servizio erogato.
Riflessioni del tutto connesse agli aspetti toccati anche dalla relazione del Dott. Luciano Greco, Dirigente dell’Atp di Cosenza che ha offerto ai partecipanti una lettura esplicativa dell’intero documento richiamando, tra l’altro, la necessità che le scuole calabresi operino volgendo lo sguardo alla dimensione europea dell’educazione.
Ricchi e stimolanti gli interventi programmati e che hanno coinvolto i segretari provinciali dei Sindacati CGIL, Cisl, Uil , Sab. Appassionati nella loro lucida e pertinente criticità, ritenendo ineludibile il confronto dialettico tra le parti sociali. Garanzia che può assicurare la riuscita degli auspici contenuti nel documento renziano.
Così come inevitabile deve essere il coinvolgimento dei genitori, la cui necessità è stata fortemente ribadita dal Dott. Michele Durante, Presidente del Comitato dei genitori Onlus del Comprensivo Erodoto, esempio di Buona e partecipata scuola.
Compreso quando essa deve farsi garante del successo formativo per gli alunni portatori di Bisogni Educativi Speciali. Lo ha ben precisato la Dott.ssa Domenica Puntorieri nel suo appassionato intervento riferito alle problematiche della disabilità e dei disturbi specifici dell’apprendimento. Una serata che ha sottolineato quanto di buona scuola ci sia già tanto. Lo ha ricordato bene la Prof.ssa Nellina Madeo che, rappresentando i docenti, ha evidenziato quanto occorra sgombrare il campo dalla perplessità avvertita da piu’ parti secondo cui i diretti interessati abbiano paura dei cambiamenti e abbiano timore della valutazione! In verità,il timore riguarda la reale attuabilità del progetto di riforma denominato “LA BUONA SCUOLA’.
Nel frattempo si è data l’idea di una scuola che nel sogno crede ancora, nella convinzione che recita, per altro, che “se puoi sognarlo…..puoi farlo”.