La sanità che non funziona, la sanità che no nonostante la grave crisi economica che attraversa la Calabria continua a sprecare soldi pubblici a scapito dell’assistenza nei confronti dei cittadini. Sono davvero duri e risoluti i toni che i rappresentanti locali del Movimento 5 Stelle usano in un esposto denuncia inviato alla direzione dell’Azienda sanitaria provinciale, alla Corte dei Conti e alla Guardia di Finanza.
I pantastellati tornano ad occuparsi di una problematica, l’offerta sanitaria appunto, che avevano già affrontato in altre circostanze. “Nella piana di Sibari – si legge nel teso della denuncia – ci sono quattro ospedali, di cui due sono chiusi, mentre quelli di Corigliano e Rossano, a parte alcune “Isole felici” non offrono ai cittadini prestazioni idonee. A parte nefrologia-dialisi e cardiologia che dovrebbero essere da esempio per gli altri, la situazione è davvero sconfortante. A tal proposito – si legge ancora nel documento – chiediamo alla direzione Asp di Cosenza di conoscere: il personale formato da 400 unità in forza all’ex struttura sanitaria ospedaliera di Trebisacce, dopo la sua chiusura, dov’è e come viene utilizzato, siamo convinti che alcune di queste unità, molto probabilmente, percepiscono anche lo straordinario; stesso discorso dicasi per l’ospedale di Cariati, con un organico di circa 200 dipendenti, dove sono e come vengono utilizzati. Ci risulta – sottolineano i pantastellati – che presso gli ospedali di Corigliano e Rossano alcuni servizi sono stati affidati a qualche cooperativa, sarebbe interessante far conoscere a noi ed ai cittadini l’appartenenza delle stesse, il personale delle coop assunto con contratto a termine o altre formule, occupa posti di lavoro presso il Cup e altri alle sbarre all’ingresso degli ospedali ? Non sarebbe meglio – a giudizio del Movimento 5 Stelle – ciò allo scopo di evitare lo spreco di denaro, utilizzare per questi ed altri servizi il personale “imboscato” ? E’ chiaro che, e ci rivolgiamo alla direzione generale dell’Asp, non avendo utilizzato il personale degli ex ospedali per svolgere quelle mansioni, si è voluto favorire la nascita di cooperative da parte della politica spendacciona. Sono o non sono sprechi questi ? Nel mentre gli ammalati ricoverati negli ospedali – prosegue il testo della denuncia – la notte devono avere accanto un proprio familiare per dare loro assistenza, perché il personale non è sufficiente di notte, veniamo a sapere che nel contempo ci sono stati, nel personale, tanti trasferimenti dal primo gennaio di quest’anno dagli ospedali di Corigliano e Rossano verso Trebisacce ed altre destinazione. Chiediamo: tutto ciò è avvenuto per esigenze di servizio ? Oppure per esigente politiche ? Tutte questo domande sorgono perché la situazione qui da noi è divenuta ormai insostenibile”.
Giacinto De Pasquale