Molto rumore hanno fatto le dimissioni dell’ormai ex Assessore al bilancio del nostro comune, avv. Antonello Gianzi. Molto rumore hanno fatto sia per come sono maturate sia per come si sono mostrate. Diciamo da Subito due cose, la prima è che l’avvocato è unanimemente riconosciuto come una persona perbene; la seconda è che il suo assessorato in questi mesi ha lavorato bene,
infatti è stato colui che “fisicamente” si è studiato per bene tutte le carte, senza risparmiarsi di rispolverare fascicoli e faldoni contenenti fatture, atti vari e documenti contabili col fine di fare chiarezza nei numeri, da sempre aleatori, che costituiscono la complessità del Bilancio comunale. Su questo non c’è alcun dubbio, fintanto che l’evidenza di quanto affermato sta nei fatti, reali.
Detto questo, occorre dire pero che subito dopo l’insediamento di quest’Amministrazione è stato sempre di Gianzi l’avveniristica idea di coinvolgere nella “problematica finanziaria” del nostro comune, per cercare di fare uscire lo stesso dalle secche dei “conti indefiniti”, degli esperti qualificati nella materia come il prof. Iorio e Caterini riuscendo così a trovare la quadra al Bilancio con lo studio e la predisposizione del c.d. Piano di rientro.
Tutto questo è stato fatto nonostante le avversità, nonostante ci fossero suoi colleghi di giunta, anche con importanti e plurime deleghe assessorili, che remassero contro sia alle sue idee sia alla sua persona poiché, questi soggetti – che continuano a fare il bello e il cattivo tempo anche grazie al rapporto privilegiato e amicale che hanno con il Sindaco – erano terrorizzati che l’assessore Gianzi potesse passare agli occhi della opinione pubblica come il “salvatore” della patria.
E così, sempre qualche suo sciatto e bigotto personaggio nonché suo ex collega di Giunta (democristiano della prima ora, e che, sistematicamente, al mattino prende il caffe con qualche importante esponente della Minoranza… e che all’interno della Maggioranza ha già fatto le “scarpe” a parecchi… con il risultato meditato e ottenuto, in nome della sua ostentata retorica e del proprio egoismo politico che guarda al futuro prossimo, di “isolare” il sindaco e anche Dima), ha iniziato l’azione di “spionaggio”, muovendosi sotto traccia, tessendo trame ostative allo stesso assessore Gianzi, ai suoi atti amministrativi, alla sua condotta politica, facendo leva proprio sul rapporto diretto e privilegiato che questi ha con il Sindaco.
Ecco svelato l’arcano delle dimissioni dell’ex assessore Gianzi. Più o meno la stessa logica, lo stesso piano, è stato perseguito attuato con l’ex assessore all’urbanistica Scorzafave, ma lì lo scopo era un altro… quello di fare entrare in Giunta un ex dc, un ex Udc, ovvero un politico che risponderebbe a degli impulsi provenienti da alcuni ben precisi ambiti politici della Citta’.
Allora di cosa ci meravigliamo se in questa Citta’ si è votato Geraci per cambiare pagina ma in realtà tutto è maledettamente rimasto come prima? Tutto è fermo, tutto procede secondo logiche politiche perverse, altre che liste e movimenti civici!
Risultato? Abbiamo una Citta’ quasi spenta, che versa in uno stato comatoso, fatto di tante brutture e inefficienze amministrative.