In tutte le citta’ del mondo civile e democratico c’è una “domanda” e c’è anche una relativa risposta, ci sono dei diritti e ci sono dei doveri, ci sono delle responsabilità alle quali tutti i cittadini e, di converso, tutti gli amministratori devono soddisfare, devono assolvere ognuno nel rispettivo status, nel proprio ruolo. Questa è una regola universale che vale per ogni dove e in ogni mondo in cui regna la democrazia e la civiltà. Dalle nostre “parti” tutto fa eccezione, tutto è relativo, tutto si puo’ derogare rispetto allo stesso principio.
E così le tasse si “alzano” e arrivano alle stelle, trascinando in alcuni casi le famiglie sul lastrico dell’indigenza, e i rispettivi servizi, per le quali le stesse tasse vengono pagate dai cittadini, si dissolvono nel nulla dell’inefficienza organizzazione amministrativa predisposta da chi ne ha la responsabilità istituzionale.
Questa è la triste realtà che riguarda tutti noi “comuni mortali”, dico così perché come in tutte le società di questa “vita” ci sono sempre i soliti privilegiati che non risentono di tutto ciò, e questo per infinite ragioni che in molti casi la divinità non c’entra nulla… Una triste realtà e un triste scenario urbano che riguarda , poi , tutto il nostro territorio e tutte le sue realtà, dal centro alle periferie e viceversa. D’altronde quando non c’è un certo dinamismo, una certa intraprendenza e le “idee” amministrative mancano del tutto le conseguenze e le ricadute per sul territorio – già martoriato negli anni da queste stessi “atteggiamenti” – non possono essere che queste… visibili da tutti.
Tuttavia in questa sede non si vuole parlare dei tanti problemi e aspetti che costituiscono questo incivile “mondo” cittadino che ci avvolge e ci risucchia, nella spirale infernale delle inefficienze, dei disservizi e delle ingiustizie (vedi l’aumento indiscriminato delle aliquote Tasi, Tari, IUC; vedi l’indecenza dell’incuria che “annerisce” il decoro pubblico, i rifiuti, la viabilità, le disfunzioni della macchina comunale ecc. ecc.) , i nostri “quotidiani” sopprimendo il presente e il futuro dei nostri figli, ma è di fare emergere un disservizio specifico relativo all’illuminazione pubblica.
L’Amministrazione comunale recentemente (per modo di dire), circa un anno fa, ha affidato l’appalto per la manutenzione dell’illuminazione pubblica a una ditta esterna, non di Corigliano ma di un paesino vicino, però puntualmente, e questo da giorni e settimane, ci sono zone, vie, strade (a Schiavonea, al Centro storico, a Fabrizio, allo Scalo) che continuano a restare completamente al buio.
Mi chiedo, alla luce di tutto cio’, perché tutto questa incresciosa situazione continua a procrastinarsi?
Ecco da questo semplice perché ne deriverebbero tanti altri, ma questi li lasciamo alla vostra riflessione. Frattanto auspichiamo che questa ennesima problematica, che si potrebbe risolvere nella sua banalità in un soffio di secondo, venga al più presto archiviata. Poiché ne deriva non soltanto l’immagine della citta’ stessa, quanto ne dipende la sicurezza e l’incolumità dei cittadini.