Siamo alle solite. Tutto scorre nella pienezza dell’improvvisazione amministrativa, del fare e non fare e che alla fine produce l’ennesimo sberleffo al buon senso. Questo in generale, in quanto questa compagine amministrativa ci ha abituati a questa situazione, o meglio ad assistere a questo disastroso scenario politico. Nella fattispecie, in questa sede, ci si vuole soffermare sul problema scuola;
o meglio su una problematica, come quella della scuola si è andata definendo in queste settimane come impellente, evidenziando tutti i deficit organizzativi del settore. Tutto grazie a chi ha il “titolo”, la responsabilità politica prima ancora che civile, ovvero all’assessore preposto.Infatti nei giorni scorsi abbiamo assistito un’altra volta alla messa in scena di un’assurda situazione, dove assurdo non è un aggettivo ma solo il frutto di un agire politicamente inappropriato per non dire superficiale ed ambiguo. E cioè, difatti, è accaduto che prima si è sollevato il grido di dolore della società civile e di alcuni operatori scolastici per le note cause relative alle precarie condizioni strutturali in cui versano molti plessi cittadini e poi abbiamo assistito alla messa in scena di una lettera… con la quale l’Assessore del ramo annunciava di scrivere al Governo per avere i fondi per “attuare” gli interventi strutturali necessari. Dopodiché qualcuno faceva notare che, prendendo per buona l’iniziativa della lettera, la stessa andava “spedita” non nell’imminenza dell'”apertura” del nuovo anno scolastico ma molto tempo prima, cioè nei tempi utili…
Dopo tutto questo, col il malumore della critica che arrivava ad occupare lo spazio “mediatico”, a distanza di qualche giorno, l’assessore Mingrone, quasi a voler rispondere in maniera indiretta a quella stessa critica che si era nel frattempo sollevata con una certa consistenza, annunciava che presto le scuole, di ogni ordine e grado, avrebbero potuto usufruire di altro e nuovo materiale didattico, leggasi pc, tablet etc.
Tutto questo non è una barzelletta, come qualcuno potrebbe anche intendere, ma la pura realtà di una triste storia, vera. Alimentata da un mondo di amministrare improvvisato, senza nessuna logica amministrativa, senza tener conto di un minimo di progetto, ovvero si amministra così come viene il giorno.
Difatti mentre succedeva tutto questo molti ragazzi della nostra citta’ erano costretti a restare nelle loro case e ad astenersi dalle lezioni e dal frequentare la “propria” scuola, poiché il servizio autobus – che nel più piccolo o il più sperduto paesino d’Italia si riesce a garantire e a predisporre all’uopo – non è stato “pensato” né organizzato per coprire tutto il territorio.
Ecco: l’assurdo è tutto in questa sequenza di fatti e atti che si sono andati affermandosi in questo “tempo” sopra ricostruito. Ora si è arrivati a un altro punto, di novità, che conferma tutta l’inefficienza e l’insufficienza amministrativa con le quali viene gestito questo importante e fondamentale “ambito” sociale e amministrativo della citta’. Infatti, appena qualche giorno fa, l’Assessore all’Istruzione del Comune ha fatto sapere di “aver” trovato (nel bilancio) 50.000 euro da poter così attivare gli interventi strutturali per tre plessi scolastici (“Leonetti”, “Tieri” e c.da “Cannata”).
Allora perché tutto questo non lo si è fatto prima, se già questi problemi erano stati “denunciati” già molto tempo fa? Perché fare tutti questi annunci invece di impegnarsi prima a trovare i fondi necessari?
In tutto questo, rimane il problema del servizio scuolabus che ancora non riesce a partire. Anche se il Sindaco, dopo le vibranti contestazioni delle mamme e delle famiglie interessate, che dopo lunghi tentennamenti ha ricevuto in municipio, nei giorni scorsi si è impegnato, ufficialmente, di ovviare alla “problematica”. Sono già però passati diversi giorni e ancora niente, non si sa nulla. Che dire: ragazzi non mollate, prima o poi troverete anche voi il vostro giudice a Berlino! Se poi vi aspettate le dimissioni del Assessore che vi ha combinato questo bel casino, beh… non ci pensate proprio! A Corigliano tutto è permesso e concesso, anche lì dove si dovrebbe dare il buon esempio e invece… si bivacca… aspettando l’arrivo della fine del mese!