Che monotonia, una volta! Entravi in un partito e lì, poi, dopo un certo tirocinio e per gradi, potevi arrivare alla carica di segretario o a quella di consigliere comunale. Con un po’ di fortuna, potevi anche diventare un dirigente nazionale del partito o conquistare un seggio in parlamento. Che monotonia, però!
Tutto e sempre nello stesso partito, sicché, quando passavi a miglior vita, sul manifesto funebre si scriveva che eri stato democristiano, comunista, socialista o missino, a seconda dei casi. E quando la tua anima benedetta giungeva in paradiso, una voce annunciava: “È arrivato uno spirito democristiano … È arrivato uno spirito comunista” … Che monotonia! Si cominciava al centro e si finiva al centro, si partiva da destra e si moriva a destra, si prendeva la prima tessera a sinistra e con la stessa tessera si volava in cielo. Che monotonia! Oggi, superato il vecchio e trionfante il nuovo, è tutta un’altra cosa. Parti da un punto qualsiasi, civico, movimentista o partitico, ti fermi un po’, riparti, vai a destra, a sinistra, al centro, torni indietro e ricominci il viaggio verso nuove mete, tra locali adunate e partiti nazionali. Che bello!