Un altro dei suoi figli migliori se ne va, e la Citta’ non puo’ che piangerlo e compiangerlo, salutarlo per l’ultima volta con un tributo di stima e d’affetto, d’amicizia e con un profondo senso di gratitudine per tutto cio’ che nella sua esistenza, di cittadino, di professionista e di uomo ha fatto, compiuto e costruito in nome di quel “bene comune” di cui ne è stato sempre, realmente e fattivamente , un’idealista convinto prima e un ideatore pragmatico dopo.
Con Mario Candido uomo mite e dolce, dotato di grande intuito, animato da grandi ideali civili e culturali, se ne va un pezzo di Citta’. Coriglianese d’adozione, la sua famiglia era di origine del Settentrione d’Italia, ma cittadino verace e filiale di questo territorio e di questa Comunita’.
E’ difficile girare per la Citta’ è sentire una sola critica, e dico una soltanto nei suoi confronti. Da un po’ di tempo a questa parte non lo si vedeva piu’ in giro, d’altronde gli uomini migliori, se ne vanno sempre così, con discrezione, quasi silenziosamente e senza voler dare nell’occhio. Quella stessa discrezione che lo teneva lontano dai riflettori, sempre scrivo, senza mai cercare il mero successo, preferendo lasciar parlare i fatti.
Nel 2006 l’allora Sindaco De Rosis, in quella paradossale e anomala consiliatura animata da molti egoismo e da poco altruismo e senso di responsabilità, lo volle nella sua Giunta nominandolo assessore all’Urbanistica. Ma quell’esperienza politica fu boicottata sin dall’inizio, fino a quando fu fatto cadere.
Il suo buon nome oltre a tante “opere” disseminate sul territorio, è legato al restauro e recupero del Castello. Quello stesso Antico Maniero che nonostante l’avversione di qualche amministratore di allora, tra questi anche l’attuale sindaco Geraci, alla fine fu recuperato e ristrutturato grazie proprio all’impegno professionale dell’architetto Mario Candido.
Oggi se n’è andato, e noi, comuni cittadini che abbiamo avuto l’onore e il piacere di conoscere il suo straordinario essere, gli tributiamo, ancora una volta, tutta la stima e il bene possibili, quelli che provengono dal cuore.