E’ fin troppo semplice ribattere, a chi cita Ichino, da anni non più in sintonia con la sinistra e con il Paese, con Nicolas de Chamfort che paragonava gli economisti a dei chirurghi che posseggono un ottimo scalpello ed un bisturi sbrecciato: lavorano a meraviglia sul morto e martirizzano il vivo. Nella risposta che l’Amministrazione da alla CGIL si ricostruisce un Paese ed un’azione di “ricostruzione” che nessuno dei cittadini riesce a cogliere.
Al tempo stesso ci pare vergognoso associare l’idea che l’azione di stabilizzazione compiuta da precedenti amministrazioni, ma più in generale l’idea stessa di stabilizzazione, venga definita come “astratta difesa del lavoro”. L’Amministrazione comunale sa benissimo che quei lavoratori “astrattamente” sistemati svolgono un compito centrale nel mantenere in piedi un istituzione che, altrimenti, in un susseguirsi di governance prevalentemente di destra (tre Geraci ed una Straface), sarebbe, da tempo, andata per aria. Nello specifico, avete compiuto, legittimamente, delle scelte, avallate da tutto il consiglio comunale, tra voto a favore ed astensione, a cui si sono opposti, anche con l’appoggio dei partiti che formavo la coalizione “Corigliano Bene Comune”, solo i consiglieri Torchiaro, Spezzano e Fusaro, più il consigliere Sapia (M5S). Queste scelte partono da una precedente, il rientro in tre anni del debito, che è un atto di pura follia. Chiedete ad una città in piena crisi economica e sociale di sostenere uno sforzo improponibile invece di cercare un rientro più dolce, dieci anni, che avrebbe permesso di costruire un percorso anche condiviso. Proponete, mascherandovi dietro una richiesta di “condivisione”, in realtà una semplice accettazione di percorsi decisi dalla sola maggioranza. Scegliete di applicare tariffe al massimo (3,3 per mille) ma non fate nulla nella ricerca dell’evasione contributiva. E cosa proponete in cambio ai coriglianesi? Un taglio di 600 mila euro, vale a dire l’azzeramento del bilancio, per i servizi sociali: niente asili nidi, niente assistenza fisica, niente centri anziani, trasporto scolastico ai minimi termini, nessuna ludoteca, nessuna biblioteca, nessuna attività sociale: il deserto culturale ed umano. Ed allora ognuno si accolli le proprie responsabilità: voi tassate, voi tagliate i servizi, voi decidete chi assumere con onerosi contratti esterni, voi definite “astratti” i diritti dei lavoratori comunali, voi non intervenite nel quarto allagamento in pochi mesi di Schiavonea, voi non riuscite a rattoppare nemmeno una buca, voi non riuscite a far partire la differenziata. E’ colpa di chi vi ha preceduto? Vero… Purtroppo era un’Amministrazione che aveva i vostri stessi sponsor politici. Perché noi, i consiglieri che rappresentano il centrosinistra, la CGIL, dovremmo sostenervi? Dateci un solo motivo concreto? Diteci dov’è un solo appiglio a cui ancorare un barlume di fiducia nelle vostre scelte? In questi giorni siamo stati negli uffici della CGIL ed abbiamo visto decine e decine di cittadini che venivano assistiti nel calcolo della TASI. Assistiti è proprio il termine corretto… assistiti nella loro delusione, nella loro preoccupazione, nella loro disperazione e nella loro rabbia di fronte ad un costo che non riescono a non avvertire come ingiusto. Li ricevono un minimo di conforto, d’aiuto, d’assistenza… Più di quanto abbia mai fatto quest’Amministrazione in 15 mesi di inutili parole e prepotenti decisionismi
SEL Corigliano Calabro