L’ex direttore del Serratore, scomparso circa un anno fa sarebbe giusto ricordarlo alla “storia” e alle future generazioni come un esempio civile da emulare e imitare
Repetita iuvant. Ritorniamo, nuovamente, sempre da questa libera “piazza” dell’informazione, non sulle tante questioni che si pongono come problemi da assolvere, né sulle tante promesse rimaste ancora insoddisfatte, bensì su quella proposta che qualche settimana si è inteso “lanciare” proprio da qui, dal Blog e cioè: d’intitolare un luogo pubblico (una strada, una piazza, un largo, o la Sala Consiliare, o una scuola, eccetera) alla Memoria di Enzo Viteritti.
Spiace che quest’Amministrazione comunale continua a vivere e a restare chiusa nel proprio mondo che, per forza di cose, non è quello della realtà né quello di tutti i propri concittadini. E questo vale sempre, tanto per le piccole cose quanto per le grandi questioni. Ma in questo luogo, oggi, si vuole discutere di altro.-
Pertanto lanciamo ancora e un’altra volta l’appello al Sindaco e a tutta l’Amministrazione comunale di accogliere favorevolmente questa proposta, andando oltre, una volta tanto, il mero assenso che poi rimane senza alcun esito concreto.-
L’altra volta tale iniziativa-proposta infatti era pervenuta alla ribalta dell’Opinione pubblica nonché dell’Amministrazione comunale, per iniziativa di un cittadino-utente, proprio dal Blog e poi “ripresa” e rilanciata sulla stampa regionale e locale dal Quotidiano della Calabria, però, a quanto pare, fino ad oggi, senza suscitare nei nostri amministratori alcuna sensibilità atta a dare concretezza a questa prospettiva.-
Non serve ripetere, credo, l’importanza di questo “gesto” per ricordare e tramandare la memoria di un nostro grande concittadino come Enzo lo è stato, che si è speso profondamente tanto nelle sue funzioni professionale di dipendente comunale quanto per l’impegno profuso nella nostra società e, in particolar modo, nelle tante iniziative culturali e sociali in cui ha lasciato una viva e positiva traccia.-
Allora sarebbe ora che il sindaco Geraci, che ha l’inizio di questa consiliatura ha speso fior di quattrini pubblici semplicemente per cambiare ( e tenere la relativa cerimonia inaugurale) denominazione all’ex Palazzo delle fiere di Schiavonea e quindi da “Quadrato Compagna” in Salvatore D’Aquisto, almeno una volta tanto si mettesse in sintonia col buon “principio” non solo per pronunciarlo e utilizzarlo a mo’ di populismo ma per tradurlo in concretezza, in fatto.-