Spaccato fino al midollo. Come sempre. E’ il Partito democratico di Corigliano Calabro, che, come suol dirsi ma in un colorito dialetto, “ha smarrito i buoi e ora va cercando le corna”. «Le mura della nostra sede non sono “fragili” ma “trasparenti” e se da esse traspaiono le diverse voci che animano la vita d’un grande partito bisognerebbe riportarle fedelmente tutte».
Sarebbe piuttosto semplice ed agevole, per la cronaca politica, lo avessero fatto loro stessi attraverso un comunicato stampa attraverso il quale avrebbero dovuto informare sul loro candidato al Consiglio provinciale che risponde al nome del capogruppo in Consiglio comunale, Giovanni Spezzano.
Ma non l’hanno fatto. E sono stati costretti a “riparare” proprio a seguito della cronaca.
Già. Quelle pareti sono così “trasparenti” che se da esse non fossero fuoriuscite alcune puntuali indiscrezioni in merito alla candidatura di Spezzano, non vi sarebbe stato l’odierno ritardato “distinguo”. Vale a dire quello del circolo Pd di Schiavonea.
«La consigliera Carmen Emiliana Fusaro, alla quale esprimiamo tutta la nostra solidarietà, assieme a Giovanni Spezzano, anch’egli chiamato indirettamente in causa, ha sempre lavorato con passione, nell’interesse della città e del partito, senza mai reclamare alcunché per sé medesima».
Il Pd di Schiavonea esprime dunque “solidarietà” alla consigliera Fusaro. Lo fa di certo per la mancata candidatura al Consiglio provinciale, perché di altri motivi non ve ne sono e non ve ne sarebbero di certo.
Il circolo democratico di Schiavonea palesa quindi implicitamente la propria “paternità” della proposta di candidatura, sfumata, della consigliera Fusaro.
E conferma le indiscrezioni fuoriuscite dalla sede del circolo dello Scalo pur fornendo un’edulcorata ma ufficiale versione: «L’sms al quale si fa cenno è stato inoltrato da Carmen Emiliana Fusaro per scusare la propria assenza alla riunione a causa d’una indisposizione, come, d’altra parte, ha fatto anche per giustificare la propria assenza dalla riunione del circolo di Schiavonea il giorno successivo; nello stesso sms – specifica la nota del Pd di Schiavonea – la consigliera lamentava, così come hanno fatto altri nel partito, compreso il segretario del nostro circolo, il poco spazio, a causa della ristrettezza dei tempi, che ha avuto la vicenda delle candidature nella discussione interna per definirne le finalità, piuttosto che i nominativi».
Evidente come la spaccatura sia emersa proprio sui due nominativi di Giovanni Spezzano e di Carmen Emiliana Fusaro, gli unici due rappresentanti in Consiglio comunale tra cui i democrat di Corigliano Calabro avrebbero dovuto scegliere per la candidatura.
Difficile, infatti, cogliere quali possano essere le “finalità” d’una candidatura, come testualmente dichiarato dai rappresentanti il circolo democratico di Schiavonea.
Frattanto il circolo dello Scalo “tace”. Almeno finora. Magari “parlerà” domani e ci racconterà che “il partito è unito come non mai” e che “la spaccatura è l’ennesima invenzione”…