Al via il blocco della pesca per 30 giorni sullo jonio cosentino, e in arrivo la cassa integrazione anno 2013. E’ quanto decretato dal ministero delle politiche agricole e alimentari. La sospensione delle attività marinare ha preso il via lo scorso 15 settembre e avrà termine il 14 ottobre prossimo. Quindi, niente pesce per un mese.
Le marinerie di Corigliano Calabro, Trebisacce e Cariati sono interessate dal fermo temporaneo obbligatorio dell’attività di pesca posta in essere dalle imbarcazioni autorizzate con i sistemi strascico e/o volante, al fine di rafforzare la tutela delle risorse ittiche e garantire un migliore equilibrio tra le risorse biologiche e l’attività di pesca. In questo frangente, il personale marittimo viene posto in cassa integrazione guadagni straordinaria in deroga per il settore pesca (le domande dovranno essere presentate entro il 26 gennaio prossimo, previa sottoscrizione di un accordo sindacale presso la locale Capitaneria di porto di Corigliano). Il provvedimento si è reso necessario per garantire il ripopolamento del mare e riguarda non solo la Calabria ma praticamente tutto il litorale italiano tranne il nord Adriatico. Il blocco della pesca colpisce indifferentemente la costa ionica e quella tirrenica. Il provvedimento interessa le barche che hanno sistema a traino, e per Coldiretti «si pone l’obiettivo di garantire il ripopolamento dei pesci e salvare così le marinerie dal collasso, in un 2014 che nei primi sei mesi hanno visto una stagnazione dei consumi di pesce fresco in valore, rimasti sui livelli dello stesso periodo 2013».