Gravi i ritardi registrati anche nel comparto scuola. Molti studenti sono costretti a restare a casa, altri a frequentare “ambienti” fatiscenti. L’Assessore si è ricordato di tutto questo solo a una settimana dall’inizio del nuovo anno scolastico.
In questi giorni alla ribalta della cronaca cittadina sono arrivati all’evidenza pubblica i disagi delle famiglie, degli studenti, dei docenti che sono costretti a fare i conti con una scuola che non c’è o, meglio ancora, che c”è ma non c’è.
E via su questa brutta scia ci sono, a deteriorare il diritto allo studio e quindi alla formazione e alla civiltà, mille altre problematiche, dal servizio “scuolabus”, ai plessi che si presentano al limite della “praticabilità”, al servizio mensa che in molte scuole non viene garantito come si dovrebbe eccetera. eccetera. Tutto questo non è critica tour court ma è la pura e cruda realtà che vivono molti nostri concittadini, residenti alla Scalo, a Schiavonea, a San Nico, a Torricella, a Ministalla e Piana Caruso.
Il bello è che solo ora, a giochi fatti, cioè quando la scuola è bella e aperta gli addetti ai lavori si accorgono che le richieste d’intervento fatti dai dirigenti scolastici è più che un’esigenza reale. Cioè dal Palazzo di Città, dal Comune, hanno fatto trascorrere settimane e mesi senza muovere un dito per sopperire a queste problematiche. E ora la frittata è fatta. Molte scuole rimangono in uno stato strutturale indecente per una comunità civile.
La cosa che più sorprende però è che dal Blog, cioè proprio da questa sede, in tempi non sospetti, si era a tal proposito scritto e fatto presente che l’immobilismo delle istituzioni comunali era preoccupante, poiché era già noto dall’anno scorso che molti plessi scolastici si presentavano in condizioni strutturali molto precarie. Ma nonostante questo nessuno ha mosso un dito, per scuotere dall’apatia l’Amministrazione comunale e far sì che si intervenisse, per tempo, nella risoluzione di problemi semplici e banali ma dagli effetti molto, molto negativi sul piano sociale ed educativo.
E poi si parla di principi, di legalità, di futuro, di rispetto, di civiltà: di nuove e future generazioni! L’Assessore alla Cultura solo a pochi giorni prima dell’apertura delle scuole si è ricordato di scrivere al Ministero per sollecitare il loro “intervento”, perché non l’ha fatto ad aprile, a maggio, a giugno cioè in tempo utile?
Tuttavia dispiace, ancora, che chi dovrebbe controllare e vigilare sull’operato e sulle malefatte di questo governo cittadino, cioè la Minoranza che siede in Consiglio comunale è letteralmente muta e rassegnata al proprio “mutismo”, quasi che fosse in contiguità con la stessa Maggioranza.
E questo atteggiamento politico della Opposizione è quasi più intollerabile di quello inetto, arrogante e distaccato della Maggioranza e dell’Amministrazione comunale. Corigliano dopo lo scioglimento degli Organi politici e delle proprie Istituzioni per infiltrazioni mafiose non meritava tutto questo, ovvero una classe politica, un Consiglio comunale (che eccetto due, massimo tre elementi di Opposizione che nei Consigli comunali prendono la parola, parlano e denunciano le malefatte e le “mancanze” di questa Compagine che governa la Citta’) costituito e animato da quell’atteggiamento qualunquista e alla stregua del peggior consociativismo politico. Una vergogna. Addirittura nell’ultimo Consiglio comunale tutto questo si è addirittura “istituzionalizzato” pubblicamente… dove la Opposizione si è resa complice della Maggioranza nel deliberare gli atti che graveranno sulle spalle di noi cittadini e della stessa democrazia.
Allora di tutte queste incresciose situazioni che evidenziano una per una e tutte insieme una certa incapacità amministrativa del Sindaco Geraci e di questa Giunta i cittadini ne hanno le tasche piene, non se ne puo’ più. Né tantomeno possiamo continuare a sentire a mo’ di giustificazione le lamentele del Sindaco: basta! Se l’atteggiamento è questo è inutile continuare a insistere, è inutile avere un Sindaco privo di creatività amministrativa, di qualsiasi dinamismo, chiuso e arroccato nella sua stanza: o si cambia o dimissioni subito!