Nel leggere la nota con cui il PD Corigliano – Schiavonea cerca di evadere dalle sue pur evidenti responsabilità amministrative relative alla questione Cotrica, proviamo amarezza e rammarico nel constatare la pochezza politica di coloro i quali, nel nostro territorio, ben rappresentano un partito politico che ha condotto l’Italia sull’orlo del baratro senza avere mai lasciato spazio al suo interno ad una sana autocritica.
Preliminarmente, e senza giri di parole, chiediamo ai nostri interlocutori se a loro risulta che l’amministrazione comunale dell’epoca rispettò le prescrizioni del D. Lgs. 36/2003, che impone la redazione di tre piani: il piano di ripristino ambientale; il piano di gestione post-operativa; il piano di sorveglianza.
Dai documenti in nostro possesso sappiamo solo di una scarna relazione commissionata alla “Marcopolo Enviromental Group”, assolutamente inidonea a stabilire come effettuare gli interventi necessari per la messa in sicurezza.
E difatti, mancando un’adeguata conoscenza del sito e delle sue criticità, successe che a lavori già avviati, la Marcopolo S.p.A. riscontrò difficoltà tecniche che rendevano impossibile la produzione di biogas, chiedendo e ottenendo negli anni a venire una modifica alle condizioni contrattuali, che costò alle nostre tasche oltre un milione di euro di denaro pubblico.
Il PD locale ci lascia poi interdetti quando afferma che “L’amministrazione Genova, terminò il suo mandato amministrativo all’inizio del 2006 e cosa sia successo nei nove anni successivi, tanti ne sono passati da quell’intervento, non ci è dato sapere”. Peccato che il centrosinistra abbia continuato a governare anche dopo il 2006, seppur a periodi alterni, e abbia poi fatto una evidentemente poco interessata opposizione fino al 2011. Il fatto che dichiarino candidamente di non sapere cosa sia successo negli ultimi 9 anni, dà il segno dell’incisività della loro azione politica, praticamente nulla.
Per quanto riguarda le soluzioni, noi del M5S ci battiamo da anni per una diversa gestione del ciclo dei rifiuti, basata sulla riduzione a monte, sulla raccolta differenziata spinta e sul riciclo della materia. Tutto questo mentre governatori e amministratori di ogni colore politico investono ancora su discariche e inceneritori, con i risultati che siamo tristemente costretti a vedere sotto i nostri occhi.
Nel caso specifico di Cotrica, con un mare di soldi pubblici già buttati, e un problema incancrenitosi nel tempo, esiste una sola strada da seguire. In primis redigere i piani di intervento prescritti dalla legge, per avere contezza della situazione e capire la tipologia di intervento più appropriata; sulla base di questi, intervenire subito. Per il bene dell’ambiente, della natura, dei nostri figli.
Francesco Sapia, MoVimento 5 Stelle Corigliano Calabro.