Un Coriglianese nel mondo, ma con Corigliano nel cuore, mi chiede una riflessione, che racchiuda il mio pensiero sul paese e sul suo governo. Tristemente lo accontento con un passo, che traggo da un mio recente intervento. Eccolo: “Cittadine antiche e raccolte, amanti del lascito degli avi, nonché sorrette da amministrazioni illuminate, han capito in tempo il valore d’ogni bene storico, assumendolo a bandiera e risorsa.
Per Corigliano ciò non è stato né sembra ci siano le condizioni per una significativa inversione. Mancano un quadro d’insieme ed un programma di lungo o di medio termine. Mancano la volontà ed il coraggio di dare volti e strumenti ad un ufficio, che finalmente scuota un complesso dormiente di storie e di tradizioni locali. Dispiace registrare simile clima ed annotarlo, ma pietosamente occultarlo non aggiungerebbe un bicchier d’acqua al grande mare”. Ti abbraccio – qui è notte fonda – nell’attesa della prossima alba.