La spiaggia, il mare così come tutti i luoghi e le cose del nostro territorio sono visti come un mero oggetto: una cosa da utilizzare a proprio piacimento, senza tener conto della sua entità, e cioè sono visti come qualcosa da utilizzare e sfruttare a proprio piacimento. Sono queste gli atteggiamenti che contraddistinguono alcuni operatori turistici, molti cittadini e, non per ultimi, anche i nostri amministratori. Dico questo non per un mero capriccio nè tantomeno per alimentare inutili e capziose polemiche, anzi, tutt’altro.
L’altro giorno mi sono recato con mia moglie al mare per prendere un bagno e un po’ di sole, e così ho potuto notare oltre alla desolazione di vedere ‘tutto’ chiuso e abbandonato a se stesso anche i segni indiscriminati di chi si è trovato lì prima di noi, infatti c’era tanto sporcizia, bicchieri, cartacce, cicche di sigarette e tante altre porcherie sparse qui e là.
Cioè tutto questo è il tratto distintivo di quella che è, di fatto, un’indecenza civile. Poiché tutta questa ‘porcheria’ oltre a deturpare la spiaggia e il paesaggio marittimo andrà a finire in mare, col risultato che l’inquinamento del mare aumenterà e così l’anno prossimo, quando andremo nuovamente a farci il bagno, potremmo lamentarci…
Colpevole di tutto questo è l’inciviltà che in alcuni cittadini alberga in maniera naturale con tutti i deleteri effetti sul resto della società. Colpevole però è anche l’Amministrazione comunale che a ‘stagione’ balneare conclusa dovrebbe, così come avviene in tutte le località turistiche e balneari, predisporre un servizio ad hoc per la pulizia delle spiagge.
Ma di cosa stiamo parlando, qualcuno starà pensando, dal momento che qui ci sono le strade sporche, con le careggiate impraticabile dalle tante buche che ci sono, i disservizi si registrano giornalmente tanto da essere diventata questa la normalità, figuriamoci se ci si potrebbe aspettare questa attenzione a tutela del nostro ambiente e della sanità dei nostri luoghi e della nostra persona!