Il polverone sollevato dalla solita compagnia di giro circa la discarica di Cotrica costituisce l’ennesimo spettacolo scadente, sconclusionato e inconcludente teso a mendicare briciole di visibilità da parte di personaggi che diversamente in alcun altro modo potrebbero ottenerla, visto lo spessore politico dei personaggi in questione.
In particolare, ci preme precisare che l’amministrazione guidata dall’ex Sindaco Giovanni Battista Genova ereditò, effettivamente, una vera e propria bomba ecologica costituita dalla discarica di Cotrica e che con un’intervento tempestivo ed efficace, seguito dall’allora assessore all’ambiente Antonio Leonardo Zangaro, risolse brillantemente il problema.
I Fatti:
nell’ottobre 2003, in seguito ad una relazione del Responsabile del Settore, che segnalava una situazione di vera emergenza, assessore e Sindaco denunciarono tempestivamente il fatto al Commissario Regionale per l’emergenza rifiuti per sollecitare un intervento immediato al fine di disporre la chiusura della discarica e avviarne il risanamento.
Subito dopo si affidò, per un costo di quattromila euro uno studio ad una ditta all’avanguardia nel settore, “La Marcopolo Environmental Group”, lo studio per la messa in sicurezza della discarica.
Nel maggio del 2004 la Giunta Comunale deliberò l’aggiudicazione provvisoria della gara d’appalto e nel maggio 2005 ci fu la cerimonia di consegna dei lavori che trasformarono una bomba ecologica, in una centrale per la produzione di biogas.
L’amministrazione Genova, terminò il suo mandato amministrativo all’inizio del 2006 e cosa sia successo nei nove anni successivi, tanti ne sono passati da quell’intervento, non ci è dato sapere.
E’ chiaro che se nel frattempo sono intervenute situazioni di pericolo per la popolazione e per l’ambiente è indispensabile che si intervenga immediatamente ed efficacemente.
E’ altrettanto chiaro che, se il fatto sussiste realmente, la richiesta di interventi risolutivi è doverosa e ad essa ci associamo con la massima risolutezza.
D’altra parte, la speculazione politica da parte di professionisti dell’AGIT-PROP d’accatto la respingiamo con altrettanto risolutezza.
Specialmente se constatiamo che fra di loro ci sono persone che furono esponenti “ascoltati” e detentori di ruoli attivi in una amministrazione comunale che è stata disciolta per infiltrazione mafiosa e che a quel tempo nulla dissero per denunciare il problema e nulla fecero per risolverlo.
Allo stesso modo deploriamo la condotta di qualche neo candidato alla regione che meglio farebbe, per guadagnare notorietà, a dire con chiarezza cosa vorrebbe fare per risolvere i molteplici problemi di questa nostra martoriata terra anziché avvalersi del solito repertorio di chiacchiere e fuffa.
Corigliano 20-09-2014
Partito Democratico
Circolo Corigliano-Schiavonea