Nella giornata di ieri Antonio Petrone il ragazzo disabile sportivo di corigliano calabro nonchè capo ultras del Fabrizio Corigliano c5, ha avuto piacere di essere intervistato dalla dottoressa Ilaria Bidini, una ragazza disabile di Arezzo, che come il ragazzo calabrese affronta il problema delle barriere architettoniche e mentali verso i disabili.
Lei come me Antonio ha fatto appello a testate giornalistiche in merito al problema, ma anche sui social network e sul suo canale youtube seguitissimo col nome mitsu851, dove ha potuto dare luce a documentazioni dei disagi che ci sono per le persone disabili.
I. salve Antonio
A. salve Ilaria
I. Cosa ne pensi delle barriere architettoniche?
A. Beh le barriere architettoniche le ho sempre considerate un nostro limite…in Italia il problema delle barriere architettoniche è ben presente ovunque specie nel sud italia…lo troviamo in qualsiasi luogo rispetto all’estero in grandissima quantità.
I. Cosa pensi che dovrebbero fare le istituzioni per risolvere il problema?
A. Credo che le istituzioni dovrebbero intanto porsi la domanda su cosa sia una barriera architettonica…loro non sanno che un piccolo gradino può essere una grande barriera per una persona con disabilità motoria. Effettivamente per risolverlo non dovrebbero dare concessioni edilizie, in strutture senza un accesso per disabili, ma soprattutto dovrebbero risolvere il problema pedonale con marciapiedi accessibili e risolvere il problema della viabilita con mezzi pubblici attrezzati ovunque che permettono la vivibilità serena al disabile.
I, Racconta in una tua esperienza i disagi avuti a causa delle barriere architettoniche
A. Beh per elencare disagi che ho avuto in merito ce ne sarebbero un infinità, sicuramente il problema di negozi, bar, parchi, zone culturali, ristoranti non accessiblili. Credo però che la cosa più fastidiosa sia l’assenza di una rete di viabilità per disabili esempio bus e treni non attrezzati.
I. Nella tua città ci sono molte barriere architettoniche?
A. Si tantissime…purtroppo non si fa nulla per abbatterle…le mentalità del sud italia non sempre si occupano della persona disabile…infatti molti ragazzi lo scorso anno nelle scuole non avevano avuto coperture da professori di sostegno e assistenze fisica.
I. Secondo te è vero che è un problema di carattere economico?
A. Credo che non sia un problema di carattere economico perché effettivamente i lavori li fanno…ma li fanno in modo errato…ci vuole più accuratezza per rendere la vita di tutti felice.
Infine la ragazza ringrazia antonio per la partecipazione con l’augurio che queste barriere si abbattono al più presto in tutta Italia.