La gente vuole lavorare e vivere giorno per giorno ONESTAMENTE del lavoro delle loro mani!!!
Signori politici! Evitate di fare false promesse al popolino minuto. Potenziate il già esistente. A Pinocchio male che gli poteva capitare è che gli si allungava il naso, le sue a differenza delle vostre erano bugie innocenti e divertenti. Le vostre bugie, le vostre false promesse oltre a danneggiare il territorio bisognoso di lavoro e infrastrutture illude i più popolani ma soddisfa la vostra fame di potere, ingrassando il vostro portafoglio sia in termini economici che di potere sugli altri.
Le vostre bugie, non hanno limiti, non hanno scrupoli, non hanno pudore, non hanno tempo. In un paese normale, che certamente non è la Calabria e l’Italia la gente vi avrebbe processati sulle pubbliche piazze e detto: Senti tu non sai fare il politico, ritirati, restituisci il maltolto e vai a fare un altro mestiere se non andava in galera, purtroppo nella realtà tutta italiana, ma nello specifico tutta Calabrese succede il contrario: la vostra credibilità aumenta nonostante ad ogni partita giocate con un mazzo di carte truccate, continuate a illudere e sentirvi forte sui già deboli, siete sempre lì incollati alle poltrone”e non vi toglie nessuno”nonostante abbiate raschiato fino al fondo il barile dove si annida il malaffare, siete sempre lì. Oltre non si può più andare, non c’è rimasto niente, quel poco di buono sopravvissuto ve lo siete svenduto, spartito, non c’è istituzione calabrese che non sia stata lottizzata, come si dice volgarmente non c’è più trippa per gatti, quel poco di grasso che cola l’avete già promesso, dato agli amici, ai figli ed ai parenti. Al resto dei Calabresi,”i più fessi”non rimane altro che litigare tra loro, bene che gli vada debbono accontentarsi delle ossa rimaste. E’possibile che al tempo di internet i Calabresi non capiscano che le false promesse ritornano solo quando il politico ha bisogno del consenso? Sono precise come un orologio svizzero, e noncurante dello stile, fanno anche la voce grossa perchè sicuri della subalternità dell’elettorato al loro volere. Della loro vera agenda, delle loro ambizioni non se ne parla pubblicamente, preferiscono affrontarli nelle segrete stanze dove si concorda il potere e dove le pedine vengono mosse a loro piacimento e solo se producono potere e benessere al singolo. Questo è il sistema Calabria che continua a reggersi in piedi perché condiviso sia dal centro destra che dal centro sinistra, un sistema longevo e forte fino ai nostri giorni grazie a quei tanti Calabresi che non hanno mai voluto aggredire e combatterlo con decisione.
E’di pochi giorni fa l’annuncio trionfale dell’accordo tra la regione Calabria e l’impresa che dovrebbe costruire il fantomatico e futuro Ospedale della Piana di Sibari, opera più volte annunciata ”era il 17 novembre 2007 quando è stato presentato l’accordo di programma” alla stampa. Più volte si è annunciato la posa della prima pietra e guarda caso in ricorrenza di elezioni. Nonostante i notevoli ritardi, lo spreco di denaro pubblico elargito ai vari soggetti attuatori e a studi tecnici amici redattori dei progetti, la notizia non può fare altro che piacere. Spero che nel frattempo qualcuno si preoccupi di verificare la posizione attuale dell’on. Giuseppe Caputo visto che in più occasioni ha mostrato la sua contrarietà alla costruzione dell’opera in quanto il già esistente ospedale di Rossano, a dire dell’on. Caputo aveva ”a meno di una conversione dell’ultima ora” tutte le carte in regola per soddisfare i bisogni dell’intera Sibaritide. Nel frattempo si spera che i tempi di costruzione non si allunghino ulteriormente, perché passati i cinque anni dall’esproprio dei terreni e dell’opera non vi è traccia come per legge i terreni ritornano ai legittimi proprietari.
Altra grossa bugia: l’aeroporto di Sibari. Diffidate di chi viene a farsi sponsor di tale opera, non credetelo, non fosse altro che la nostra generazione non vedrà mai l’inizio, avendo già la Calabria tre aeroporti ”più della Lombardia” ed una popolazione di circa 2.200.000 abitanti. Ci si preoccupi piuttosto di potenziare, modernizzare la tratta ferroviaria ionica Taranto- Reggio Calabria e la oramai tristemente famosa S.S.106 alle moderne esigenze. Questi interventi avvicinerebbero e di molto alla Sibaritide gli aeroporti di Crotone, di Lametia Terme e di Reggio Calabria i quali verrebbero raggiunti comodamente in un battibaleno se serviti da treni degni di un paese civile, e da strade all’avanguardia, questo per esempio è realtà da tempo per i milanesi, per i romani perché da noi non è possibile?
E la tratta via mare Corigliano – Catania- Catania – Corigliano che fine ha fatto. Che era antieconomica lo si sapeva dall’inizio, evidentemente il progetto doveva partire comunque per soddisfare probabilmente le voglie ed i progetti della politica.
Luzzi Giorgio per il movimento centro storico: Un progetto per non morire.