Al netto delle dichiarazioni e delle relative note stampa anche quest’anno l’apertura delle scuole cittadine si è avvenuta con l’amara sorpresa di ritrovare gli stessi problemi che si erano già registrati l’anno scorso: plessi scolastici al limite della decenza, aule abbandonati ai segni del tempo, servizi male organizzati e poco funzionanti ed efficaci. Questo è il quadro generale che si presenta nella sua complessità come molto triste e negativo.
Chi di dovere, cioè il Sindaco e la sua Amministrazione comunale dovevano intervenire ponendo in essere quelle soluzioni, in tutti questi mesi di “stop” delle attività didattiche oltre alle parole e agli “auguri” non è andata, nessuna risposta è pervenuta a quei dirigenti scolastici che avevano richiesto la necessità di essere da loro “ascoltati”. La situazione più negativa, quanto a condizioni strutturali delle scuole, si presenta a Schaivonea, San Nico, Fabrizio e in alcuni Plessi dello Scalo e del Centro storico. Per non parlare poi dei disservizi afferenti il “servizio mensa” o del trasporto “scuolabus” dove i ‘problemi’ abbondano anche qui, nonostante è da tempo che si dice che il tutto sia stato pianificato nei minimi dettagli. Tuttavia per restare ai problemi inerenti le carenti condizioni delle strutture scolastiche, una diecina di giorni fa abbiamo letto le lamentele dell’Assessore preposto proprio in merito a queste problematiche facendo presente che il finanziamento statale per l’esecuzione dei lavori non era ancora arrivato, peccato però, che, questa lettera, sia arrivata a soli pochi giorni dall’apertura del nuovo anno scolastico. Come dire: è stato un vago tentativo – da parte dell’Amministrazione comunale, consapevole di non aver dato le risposte necessarie e attese – di mettere le mani avanti e di scaricare così le responsabilità su altri. I problemi vanno studiati e analizzati anzitempo per riuscire a proporre e mettere in atto le risoluzioni più appropriate. Invece niente, si è cincischiato fino a pochi giorni fa. E allora, ecco: gli studenti delle scuole cittadine, di ogni ordine e grado, così come al corpo docenti e a tutti gli operatori scolastici, facciano in modo di dare il meglio di loro stessi, anche nell’approcciarsi a queste incresciose situazioni frutto del cinismo della politica, al fine di riuscire a raggiungere gli obiettivi prefissati e consolidare quella formazione e quella crescita, culturale e civile, personale e sociale. E per reazione positiva, nel frattempo, coltivate e nutrite quel senso critico, lo stesso che vi può permettere di partecipare, attivamente, alla vita della Comunità, dando e apportando anche il vostro singolare contributo di crescita e regalando così una speranza di gioia e di rinascita dei vostri rispettivi quartieri di appartenenza e alla Città tutta.