Che questa Amministrazione comunale e che questo Sindaco vivessero in un mondo che non è lo stesso di quello che viviamo tutti noi, cittadini, ahinoi ce n’eravamo accorti; che il Sindaco Geraci non riesca a dare un minimo di input e di vigore politico-amministrativo a questa Citta’ e’ ormai un drammatico dato di realta’, qualcosa, questo, di triste che è fin troppo evidente dal momento che quest’Amministrazione comunale sta dimostrando oltre ai propri limiti anche la mancanza di una dinamica, strategica e complessiva, o ancora di più una ‘visione”, nell’amministrarla. E come se non bastasse già questo, c’è anche dell’altro ad ‘appesantire’… questa incresciosa situazione e cioè la mancanza di umiltà.
Ma che tutto questo fosse anche accompagnata dalla più cinica e ottusa chiusura culturale (in termini politici) prima ancora che reale ed effettiva (in termini quotidiani), tanto da negarsi perfino alle singolare richieste di “udienza” avanzate dai cittadini è sorprendentemente troppo, eccessivo e di una mancanza istituzionale molto grave.
Infatti in queste settimane e mesi appena trascorsi si sono registrati molti spiacevoli e antipatici accadimenti di questo tipo, ovvero di cittadini che si sono recati in Municipio per parlare col Sindaco o col tale Assessore ed esprimergli così un certo “problema” che li affliggeva e che questi avendo il “potere” di risolverla o, ancora più semplicemente perché ne avessero la responsabilità istituzionale per occuparsene ma, puntualmente, non sono stati ricevuti e, ancora peggio, sono stati “liquidati” con due parole, del tipo: “Il Sindaco è in riunione”; “Il Sindaco è fuori sede”; “l’Assessore non c’è”; l'”Assessore per questa mattina è impegnato”.
A molti è successo già, ad altri succederà. Perché ricevere i cittadini, secondo molti e in particolare secondo il nostro sindaco, è sempre e solamente una perdita di tempo; una perdita di tempo che in molti casi comporta sorbirsi critiche o lamentele per un dato disservizio o torto che lo stesso cittadino ha subito. E allora meglio evitare, meglio risparmiarsi grattacapi del genere.
D’altronde il nostro Sindaco appartiene a quella ‘vecchia politica’ che ha sempre pensato che basta, nei momenti opportuni della giornata, dispensare al cittadino che si incrocia sul proprio “cammino” un sorriso, una stretta di mano, una frase in dialetto, una pacca per accattivarsi la sua simpatia. Ma ormai nessuno più è “fesso” e queste “cerimonie” di “semplicità” non sortiscono tra i cittadini lo stesso “effetto” di un tempo, anche perché il sindaco Geraci è da una vita che fa così…
E allora, che dobbiamo fare, che dobbiamo dire? Non lo so. Certamente c’è l’amaro in bocca per quanto siamo costretti a subire; c’è molta delusione per come non siamo amministrati, per come non siamo considerati nel nostro status di cittadino, per tutte quelle situazioni di ipocrisia che i nostri amministratori ci sottopongono giornalmente.
E intanto c’è gente che continua a fare viaggi in Municipio, e nonostante fosse la seconda, la terza, la quarta, la quinta volta, nonostante il suo segretario avesse segnato in agenda un possibile incontro, i loro andirivieni continuano… perché… il Sindaco e gli Assessori… hanno altro da fare… che ricevere e incontrare e parlare con i propri (dis)-amministrati cittadini.
Pazienza. Aspettiamo. Prima o poi, come si è trovato il ‘giudice a Berlino’ troveremo anche noi un giudice per la nostra Corigliano in grado di occuparsene con amore e impegno, con dedizione e passione, con impegno e capacità, con umiltà e determinazione… quella degli atti e dei fatti che danno corpo e forma a una idea e ad una visione ideale di Città. E allora in quel tempo saremmo ascoltati e ricevuti, senza se e senza esitazione dai nostri amministratori. Sembra che stiamo parlando di un sogno ma non è così, stiamo parlando di un “fatto” normalissimo che avviene nei normali rapporti amministratori-amministrati che avvengono in tutte le realtà civilmente mature e politicamente democratiche.