Che la Città si presenta male, almeno dal punto di vista del decoro urbano, è cosa ahinoi fin troppo evidente per non ribadirla e denunciarla a livello pubblico in ogni occasione possibile e questo almeno fino a quando non si riscontra un’inversione di tendenza da parte di quest’Amministrazione comunale sempre più distratta sempre più distaccata dalla realtà che vive e amministra. E quindi ecco che in molti criticano l’inettitudine e il pressapochismo di questa Compagine amministrativa che regge le sorti della Comunità,
in tantissimi si sentono pervasi da un sentimento di delusione e di smarrimento per tutti i disservizi che, ogni giorno, sono costretti a vedere, tollerare e sopportare sulla propria pelle. Ma qui, in questo luogo, si vuole parlare di un problema specifico.
Qualcosa che ha a che fare sempre col decoro urbano, un disservizio che affligge molte famiglie e quartieri e rioni e frazioni del nostro Comune e cioè la raccolta dei rifiuti. Un problema spinoso dall’indubbia difficoltà per gestirlo come dovrebbe poiché è troppo grande e troppo profondo e incancrenito per riuscirci con ottimi risultati. Qualcosa che è frutto del tempo e ancora di più è il prodotto della modernità e di questa era di (falsa modernizzazione assunta come modello globale) superficialità collettiva che si incarna nel materialismo, nel consumismo, nel individualismo e che trova nella sfera politica e, dunque, in quella decisionale la propria esaltazione.
Basti pensare che la Regione Calabria per più di dieci anni ha visto all’opera un commissario per questa emergenza-rifiuti, spendendo tempo e danaro pubblico senza produrre nessun risultato concreto. Qualcosa che negli ultimi anni ha trovato, anche qui, su questo punto, al centro di questa questione, l’ex Governatore della Calabria, Scopelliti. Ma l’unica cosa prodotta sono i danni che sono riscontrabili nella realtà. Qualche beneficio, a dire il vero, come risvolto positivo del ‘male’ ci è stato anche, ed è consistito nella creazione di qualche progetto che ha prodotto la effettiva possibilità di qualche nuovo posto di lavoro. “Possibilità” che si è affacciata anche nel nostro territorio. Ma qui, su questo aspetto, stendiamo un velo pietoso, poiché gli assunti sono stati solo pochi fortunati… anche questa volta qualche “figlio di”…
Ma detto questo, e cioè che il problema “rifiuti” è complesso e di ampia natura, con responsabilità sovracomunali, ciò non vuol dire che nel nostro territorio, nel nostro comune esso è gestito e affrontato con circospezione ed efficienza. Anzi, tutt’altro. Difatti ci sono molte zone (Piana Caruso, piuttosto che Apollinara, piuttosto che Ministalla, piuttosto che zone interne del Centro storico o dello stesso Scalo) dove il “servizio” o non è garantito o viene espletato in parte.
Se ormai è finanche superfluo dire e far presente ai nostri sigg. amministratori che i “bidoni” dei rifiuti sono sporchi, rotti e, in molti casi, versano in uno stato indecente poiché sono usurati e vecchissimi, oltre a non rammendare agli stessi che emanano un cattivissimo odore poco “delicato”… non è affatto così per quei casi incresciosi che persistono e con questo mi riferisco al fatto che, in molte situazioni, e in più zone questo, sono stati tolti i bidoni dalle strade con la scusa che, presto, avrebbero portati quelli della “differenziata” ma ancora, ad oggi, non si è provveduto a farlo.
E quindi si sono così create ulteriore e altre grosse e grandi difficoltà ai cittadini, specie per gli anziani che per “buttare” i rifiuti sono costretti a farsi molta strada a piedi per arrivare fino ai più vicini bidoni. Già in passato, questo problema era stato sollevato, peccato però che il nostro Assessore all’Ambiente non abbia provveduto ancora a porre rimedio anche a questa problematica.