Il 45enne Constantin Ciorcilan era stato trasportato in tarda serata presso la postazione di guardia medica a Cantinella ma…
Morte “sospetta” nella tarda serata di giovedì a Corigliano Calabro. Erano circa le 22 quando un bracciante agricolo di nazionalità rumena, Constantin Ciorcilan, di 45 anni, è stato trasportato da alcune persone presso la postazione di guardia medica della frazione Cantinella per essere visitato.Ma l’uomo era praticamente già cadavere. Un cadavere “ambulante”.
Il decesso, per arresto cardiocircolatorio, è stato infatti constatato dal medico di turno presso la stessa postazione.
Nel frattempo – allertati da qualcuno – presso la postazione di guardia medica sono giunti i carabinieri del Nucleo Operativo Radiomobile della Compagnia cittadina diretto dal tenente Giuseppe D’Alessio.
Già, perché il corpo esanime del povero operaio rumeno presentava “segni particolari”.
Delle ferite alla testa forse ascrivibili ad una caduta accidentale provocata da un ipotizzabile infarto. O forse no.
La moglie del deceduto avrebbe infatti palesato dei “sospetti” in relazione all’effettiva e reale causa della morte.
Già, ma da dove era arrivato il 45enne presso la postazione di guardia medica di Cantinella?
Ed è proprio su tale punto di domanda che le versioni si fanno contrastanti. Esse, infatti, sono due.
La prima – quella ufficiale – “parla” del ritrovamento dell’uomo riverso a terra all’interno d’una casa colonica di contrada Tenimento, al confine tra i comuni di Corigliano Calabro e di San Demetrio Corone. Una casa-rifugio piuttosto “spartana” che sarebbe stata offerta alla coppia di rumeni per viverci in modo del tutto “arrangiato” da parte d’un imprenditore agricolo della zona proprietario dello stesso terreno in mezzo al quale campeggia quel semi-rudere.
La seconda versione dei fatti – quella sussurrata – “mormora” al contrario del rinvenimento del rumeno sempre riverso a terra ma per strada, lungo il vecchio troncone di Statale 106 che attraversa proprio la popolosa frazione di Cantinella dove è attiva la postazione di guardia medica.
A un bel po’ di chilometri, quindi, dalla casa colonica di contrada Tenimento.
Un giallo, un rebus, un vero e proprio rompicapo investigativo per i carabinieri.
I quali, probabilmente proprio per questo motivo, sul fatto di cronaca hanno avuto la consegna del riserbo più assoluto, impenetrabile alle domande di chi, al contrario, deve invece raccontare.
In caserma sarebbero state ascoltate per l’intera nottata tra giovedì e ieri una serie di persone a vario titolo informate dei fatti, al fine di dare la ricostruzione veritiera alla morte dell’operaio rumeno.
Ciò mentre il cadavere di Constantin Ciorcilan veniva trasferito, a bordo di un’ambulanza, dalla postazione di guardia medica all’obitorio dell’ospedale “Guido Compagna”.
Dove, quasi certamente, verrà effettuata l’autopsia: unica via per fugare ogni dubbio sulle cause di questa morte “sospetta”.
Sulla base della corposa informativa inviata dai carabinieri alla Procura di Castrovillari e corredata di numerose testimonianze pare tra esse piuttosto contrastanti, sul punto ora toccherà di decidere alla magistratura inquirente.