La massima assise della Citta’ si riprenda la propria dignità politica ottemperando alle proprie funzioni
Lunedi si doveva tenere il Consiglio comunale congiunto tra le Città di Corigliano e Rossano invece se ne è tenuto uno triste e desolante tutto ‘casereccio’ in cui si è palesato, per l’ennesima volta, se ancora ve ne fosse il bisogno, che la politica a Corigliano ha segnato il passo per cedere terreno al furore qualunquista. Non c’è parola o aggettivo adeguato per definire la pochezza e la miseria di questo Consiglio comunale! Infatti eccetto qualche Consigliere (di opposizione) questo passerà alla storia come la ‘peggiore” assise comunale.
E questo sia per la scarsa ‘qualità’ in termini ideali e politici che (non) anima ogni singolo consigliere sia per la superficialità con la quale ogni consigliere si approccia al proprio “ruolo”. Ora si è arrivati pure a fare l'”inciucio”: quanta ipocrisia, quanta superficialità!
E pure questo è il primo Consiglio comunale dopo quello drammaticamente sciolto per infiltrazioni mafiose, il che avrebbe dovuto scaturire nei partiti, tra le associazioni e gruppi che costituiscono il civico consesso altri effetti e altre dinamiche culturali e politiche volte alla responsabilità e a un agire marcatamente etico e conseguenzialmente pragmatico. Invece niente di tutto questo. Anzi tutto il contrario di questo.
Mi rendo conto dei termini oltremodo negativi con la quale sto “bollando” questa compagine politica che ci rappresenta in Consiglio comunale, ma potrebbe essere differentemente, anche alla luce di quanto di poco e di ‘male’ sta compiendo quest’Amministrazione in carica? Si potrebbe affermare qualcosa di diverso dal momento che in Consiglio comunale tutto scivola via senza un minimo di ‘senso critico’, di proposta e di riflessione? La risposta possibile a questi punti di domanda è una soltanto e cioè NO!
Nell’ultimo Consiglio comunale è andata in scena uno spettacolo desolante, qualcosa che ha ammazzato la Democrazia, dove nessuno ha avvertito il pudore politico, un minimo di carica ‘intellettuale’ per dire: “io non ci sto!”. Infatti, oltre al fatto che si è discusso del nulla (per es. non una sola parola decente sulla mancata organizzazione della Fiera Jonica), ma si è proceduti “incoronando” quel percorso politico iniziato in Città ormai da tempo, immaginato dal Sindaco Geraci insieme al suo alter ego politico Giovanni Dima, pianificato dal capogruppo dell’Udc Cataldo Russo e metabolizzato e accettato dalla gran parte dei gruppi e dei consiglieri (anche di opposizione, e cioè di stringere il fatidico ‘patto’ (di non belligeranza) richiesto dallo stesso sindaco e ‘votato’ (eccetto qualche sparuto, isolato distinguo) da tutti i consiglieri.
Chi doveva controllare, cioè l’Opposizione, ormai è ‘ufficialmente’ in letargo. Anche perché è da mesi che le ‘cose’ in questa Citta’ non vanno assolutamente bene, è da mesi che questa Giunta sta dimostrando tutti i propri limiti e tutto il proprio egoismo politico alla stregua del deleterio isolazionismo-individualismo-carrierismo che sta marcando, di fatto, una distanza siderale, tra questi è la realtà, tra amministratori e Citta’; un vuoto riempito, soltanto, appunto, da cinismo e inettitudine politico-amministrativa. Tutto questo nonostante tra la gente e in Citta’ serpeggia sempre e di più un certo malcontento e una esponenziale delusione nel Sindaco e nella Istituzione che egli rappresenta.
Ora a breve ci saranno le provinciali, subito dopo ci sono le regionali. Ed ecco allora che il ‘consociativismo’ politico della peggiore specie va in scienza, grillini compresi, sperando che si creino nuovi spazi di potere per tutti. E allora iniziamo a dire che il desiderio politico di Geraci di perseguire altri incarichi istituzionali quale ad es. la Presidenza della Provincia è un atto che oltraggia il buon senso comune, che contrasta con l’impegno civile e politico preso da parte dello stesso con la Citta’, è la vera dimostrazione di cosa il nostro sindaco intende il proprio bene e il proprio amministrare che sempre a parole dice di nutrire e di dimostrare verso la Comunità.
Personalmente ritengo che l’inciucio politico, oltre ad essere una porcata politica, che ha suggellato l’ultimo Consiglio comunale non avrà all’esterno di quelle ‘mura’ nessuno effetto politico, poiché la geografia politica della regione è molto complessa e Geraci, anche se navigato e conosce questa realtà, non andrà da nessuna parte perché ha un ‘passato’ politico in cui non solo non ha prodotto nulla ma è passato all’onore della cronaca come uno dei parlamentari più assenti della storia repubblicana.
Per questo se non sarà eletto, il 13 ottobre l’On. Geraci rassegni immediatamente le proprie dimissioni dal sindaco, poiché non solo non sta facendo niente per la propria Comunità quanto ha mortificato il proprio ‘ruolo’ cercando di sfuggirvi… ma le responsabilità si onorano non si occultano, non si celano ma si affrontano.
Per restare al Consiglio comunale spero che presto possa ritrovare se stesso, la propria dignità politica e il proprio ruolo ottemperando alla propria funzione amministrativa, con analisi, proposte e quel senso critico che sembra non appartenerle e, per quanto riguarda la Minoranza, rendendosi protagonista dell’Opposizione… perché essa deve vigilare… questa è la Democrazia!