Senza voler entrare in polemica con il consigliere Cataldo Russo, che evidentemente era motivato solo dal desiderio di difendere l’imbarazzante posizione di qualche amministratore di Corigliano, restiamo delusi dal basso taglio che si è cercato di dare alla vicenda dell’annullamento della XV^ edizione della Fiera Jonica.
L’Assise comunale è la massima espressione di un territorio e chi ha la fortuna di risiedervi dovrebbe, ovviamente avendone le capacità, approfittare per porsi e porre alla cittadinanza domande di diversa natura e di diverso profilo: dovrebbero chiedersi e chiedere come mai questo territorio indietreggia sempre, come mai si perdono quotidianamente opportunità e posti di lavoro, come mai il reddito in agricoltura è scomparso, come mai il turismo è sparito, come mai la qualità della vita sta decisamente peggiorando, come mai tutto sembra più triste e cupo. Queste a nostro giudizio sono le tematiche adatte al Consiglio Comunale, non gli scambi di cortesie fra amministratori e consiglieri che francamente non si comprende più se sono di opposizione o maggioranza.
In merito alla fiera e alla sua recente storia, abbiamo voluto mandare questo messaggio forte anche perché, al di la della questione burocratica sulla quale torneremo, veramente ci sembrava sempre di camminare nel buio ogni volta in cui parlavamo di programmazione, ogni volta in cui parlavamo di fare sistema, ogni volta in cui cercavamo di dare un respiro diverso all’evento. E’ logico che adesso ritornando all’anno zero si vuole cercare di capire quanto il prodotto fiera sia una reale e concreta risorsa per l’Amministrazione di Corigliano, anche perché alla Fiera Jonica non servono le soluzioni last minut, non è un concerto dove l’autorizzazione può arrivare anche un minuto prima, è un evento nazionale che vive di programmazione, la magica parola che sembra non essere più in uso a Corigliano.
Gli organizzatori della
Fiera Jonica
Corigliano Calabro 10 settembre 2014