L’Amministrazione comunale cosa (non) ha fatto per agevolare l’evento?
In queste ore abbiamo appreso della incresciosa e nefasta notizia che la Fiera Jonica quest’anno non si terrà. Infatti l’edizione che quest’anno si doveva tenere sempre nell’ultima settimana di settembre presso la Zona Industriale della nostra Citta’ quest’anno non si terrà. Triste. Molto negativa questa notizia: un altro, ennesimo, brutto segnale di deterioramento e indietreggiamento della nostra Corigliano nella scala della “normalità”, del vivere civile, dello stare al passo coi tempi, del progresso e dello sviluppo urbano, economico e sociale.
Di questo in effetti si tratta, poiché la Fiera Jonica è/era una realtà che rappresenta/rappresentava una prospettiva, un esempio, un appuntamento concreto della nostra Città con il tempo, quel ‘tempo’ che scandisce il buon atto, la cosa bella, la realizzazione fruttuosa ovvero la ‘manifestazione’ che pone al centro il territorio, il cittadino e la sua “produzione” di prodotti realizzati proprio in questo lembo di terra calabrese.
Le motivazioni sul perché questo evento sia in realtà saltato sono ancora del tutto ignote, anche se dal comunicato ufficiale diffuso dagli organizzatori, che negli anni passati si sono profusi nella realizzazione dell’evento, è trapelata l’indiscrezione – ma nelle prossime ore ne sapremo di più – che la Fiera è saltata per motivi “amministrativi”. Non sappiamo ovviamente cosa “significhi” questo… per motivi amministrativi… boh…
Fatto sta che problemi ci sono stati veramente altrimenti la manifestazione non sarebbe saltata! questo è poco ma sicuro!
E a perderci non è solo il “tessuto” imprenditoriale e più in generale quello economico del nostro territorio ma l’immagine della nostra Città. La Fiera Jonica è stato un evento che nel tempo, infatti era da più di quindici anni che si teneva puntualmente ogni anno, aveva assunto una certa importanza poiché calamitava su di essa, e quindi anche sulla Città, l’attenzione mediatica di molti imprenditori e operatori commerciali e industriali (ma non solo questi) delle province calabresi ma anche di molte “realtà” extra-regionali.
La prima riflessione, che ci viene naturale è la seguente: suppongo che dalle parti del Municipio di questa situazione erano al corrente da più tempo – poiché è nelle cose che queste “manifestazioni” vanno pianificate e organizzate sì dai soggetti privati ma sempre in cooperazione e condivisione con le Istituzioni locali e tra queste appunto il Comune – e quindi cosa ha “fatto” l’Amministrazione comunale per scongiurare che l’evento saltasse? quali iniziative essa ha posto in “campo” per favorire la sua realizzazione? quale supporto logistico ha offerto, agli organizzatori, affinché tutto andasse per il meglio?
Dalle parti del Palazzo comunale ancora vige il più stretto e stringente silenzio, nessuno ha proferito parola, nessuno ha detto “a”. A questo atteggiamento “freddo”, verso le “situazioni” importanti che prendono piede in Citta’, che il sindaco e gli assessori manifestano senza alcun risentimento, a dire il vero ci siamo abituati ma, prendiamo spunto e cogliamo l’occasione per ribadire loro, che, questo, non è un atteggiamento maturo e consono al “ruolo” che ricoprono. Anzi, questo è un “atteggiamento” politico-amministrativo del tutto errato e che denota una certa irresponsabilità.
Fatto sta che la Fiera è saltata, il territorio ha perso un’altra occasione di sviluppo e tutto tace. A mio avviso il problema è politico e si interseca con quei punti di domanda che abbiamo posto qualche riga più sopra. Ma tanto è. E ormai nessuno può farci più nulla. Mi auguro soltanto che chi ha sbagliato si assuma le proprie responsabilità e, ancora di più, che questi possibili errori non si manifesteranno ancora in futuro… né per questa né per altre situazioni (di criticità) che ormai siamo costretti a subire ogni giorno.