Ci siamo. Le elezioni regionali della Calabria si avvicinano, dopo un valzer a dir poco ridicolo circa date e rinvii, primarie e candidature, terminato col provvidenziale intervento del Tar.
Ci aspetta un nuovo governo regionale, una nuova classe politica, una nuova stagione per le istituzioni e a favore del cambiamento. Chissà. La delusione monta, i problemi sono tanti, la rassegnazione ha preso il sopravvento.
Sentimenti condivisibili e che albergano nei cuori della stragrande maggioranza dei cittadini, amareggiati dall’assenza di risposte. Sentimenti che si alimentano allorquando si assiste all’impegno profuso da onorevoli ed ex onorevoli per sistemare mogli, figli, parenti, compari.
E così, dopo chi ha sistemato il/i figlio/i in virtù della propria posizione locale, c’è chi ora, uomo per tutte le stagioni, sta provvedendo a trovare il posto di lavoro al figlio, magari presso qualche struttura o ente da egli stesso rappresentata. Senza dimenticare, poi, qualche famiglia agile nel passare da destra a sinistra e viceversa, che “campa” solo di questo: portaborse, assistenti, ecc. che in realtà non svolgono alcuna reale attività, ma che organizzano solo feste e festini in qualche casa di campagna o di montagna.
Ognuno, quindi, si prepari al meglio in vista delle prossime Regionali. Ma si ricordi, tuttavia, di questa gente, e non permetta di continuare ad offrirgli da mangiare e da bere mentre i rispettivi figli, invece, studiano, soffrono e sperano in un domani fatto solo di lavoro e serenità.
GIORDANO BRUNO