Al Signor Prefetto di Cosenza Dott. Giancarlo Tomao
«Attraverso alcuni organi di informazione leggo che la Fiera Jonica di Corigliano Calabro, in programma dal 27 settembre al 5 ottobre 2014, è stata annullata. Ad annunciarlo sono stati gli stessi organizzatori i quali, con non poco rammarico, sono stati costretti ad annullare l’edizione numero 15 per motivi “burocratici”. Esimio signor Prefetto la decisione assunta dagli organizzatori della Fiera Jonica è gravissima per lo sviluppo socio-economico-imprenditoriale del nostro già martoriato territorio.
Questo evento fieristico nel corso degli anni ha raggiunto livelli ragguardevoli, basti pensare che sono stati superati i 100 mila visitatori e che gli espositori hanno toccato quota 230. Ed è stato proprio in virtù di questa consistente e importante crescita che da alcune edizioni la Fiera Jonica si teneva in appositi capannoni dell’area industriale di Corigliano, che nelle intenzioni degli organizzatori doveva ospitare il “Polo Fieristico” una sorta di contenitore da sfruttare in tutto l’anno solare con eventi a tema. Ebbene nonostante questi sforzi considerevoli, che hanno visto, tra l’altro l’Amministrazione Provinciale, tra gli enti più attivi nella promozione dell’evento campionario, oggi è stato deciso di interrompere in maniera brusca e dolorosa questo importante e fecondo percorso di sviluppo del nostro territorio. Mi dicono gli organizzatori che i motivi che sarebbero alla base di questa dolorosa decisione sarebbero di natura burocratica, in pratica mancherebbero alcune autorizzazioni per far si che la campionaria si possa tenere senza incorrere in problemi di natura legale. Le chiedo signor Prefetto se a causa di pastoie burocratiche si può porre fine ad una iniziativa che ha dato lustro all’intera regione Calabria? Io ritengo proprio di no, anche perché questo nostro territorio, in una fase congiunturale così difficile, non può concedersi il lusso di poter perdere una vetrina espositiva così importante sia sotto il profilo economico che sotto il profilo imprenditoriale. E’ giunto il momento di dire basta ad un burocratismo che sta facendo danni e vittime. E’ chiaro che la legge va rispettata, ma è altrettanto vero che il burocrate non può e non deve assurgere ad elemento solo ostacolante per la vita economica-imprenditoriale della Piana di Sibari. Ecco perché Le chiedo di voler intraprendere ogni opportuna iniziativa affinché si faccia piena luce su questa vicenda, riconoscendo in Lei quell’Autorità imparziale governativa in grado di restituire gli esatti confini legali a tutto ciò. Anche perché Le preannuncio sin da ora che questa volta non ci lasceremo scivolare addosso questo ennesimo affronto sferrato nei confronti di un territorio già abbastanza mortificato. Questo territorio sa già che dovrà reagire verso tutto quello che di negativo sta subendo da diverso tempo: sanità in crisi, tribunale chiuso, gli uffici periferici dello Stato che inesorabilmente ci stanno abbandonando, l’importante e strategico aeroporto della Sibaritide che non si vuole realizzare, il nostro mare pronto a subire l’attacco delle trivelle e così via. Ecco perché è giunto il momento di dire basta, ecco perché confido nella sua Autorità affinché si possa chiarire questa vicenda per dare nuova vita e dignità non solo alla Fiera Jonica ma all’intero territorio della Piana di Sibari e della Calabria tutta. »
Luciano Manfrinato
Ex Consigliere Provinciale
Corigliano Calabro 8 settembre 2014