Come volevasi dimostrare. La candidatura di Giuseppe Geraci ad opera dei tre più autorevoli rappresentanti della sua maggioranza consiliare si è rivelata opera vana e tentativo assurdo. Con un sol colpo di spugna, il collega sindaco di Rossano, Giuseppe Antoniotti, ha fatto sapere di aspirare alla carica di presidente della Provincia di Cosenza, sostenuto da Forza Italia e dalle liste civiche della città bizantina.
La motivazione? Le sue capacità, il suo essere “uomo del fare” e, si faccia attenzione, il suo impegno per aver rappresentato l’intera Sibaritide, compresa l’orfana Corigliano, sempre e comunque.
Recita testualmente il comunicato diffuso ieri: “Non possiamo dimenticare, infatti, l’impegno profuso dal Primo cittadino per sopperire al vuoto amministrativo della vicina Corigliano che nonostante tutto, grazie all’indomita volontà e alle capacità di Antoniotti, è riuscita comunque ad essere inserita nei canali di finanziamento regionali ed europei”.
Nessun cenno, poi, alla candidatura di Geraci, completamente ignorata anche dal resto dei sindaci e della classe dirigente del comprensorio, con l’accoglienza fredda di Caputo e, ora, il silenzio dal fronte governativo rossanese.
Ma veramente si voleva aspirare a tale ruolo dinnanzi ad una Corigliano che è in preda al degrado e all’abbandono e che fa rimpiangere i commissari prefettizi? Un altro “successo” della maggioranza Geraci-Dima…
GIORDANO BRUNO