Ho letto, di recente, su una guida turistica, che in Italia ci sono almeno mille ‘ostelli’ per la gioventù. Poiché son quasi tutti dislocati tra il centro ed il nord, che ne sorga uno nel meridione, a Corigliano, non può che far piacere e ne fa ancor di più, se si pensa che gli ostelli in genere son rivolti essenzialmente a giovani. Dunque, ben venga e presto un ostello in un territorio bello di attrazioni, naturali e storiche.
Qualcuno, però, e non proprio crudo della materia, molto garbatamente, un rilievo lo muove: che il nascente ostello vada ubicato in un immobile, ormai in disuso, è comprensibile, ma che debba sorgere in località Pendino, un po’ fuori mano, lo si comprende di meno. Non c’erano davvero altre zone da vagliare? Per esempio, nel cuore del centro storico, tra castello e chiese, tra archivi e biblioteche? L’operazione sarebbe stata, forse, più difficile e costosa? Può darsi. Ma chi ha detto che le cose più facili e più economiche siano le migliori?