Anche questa volta il Sindaco e l’Assessore sono arrivati sul “problema” con grande e greve ritardo
E’ veramente assurdo e singolare che l’Assessore all’Istruzione del nostro Comune si ricordi solamente il 3 settembre pomeriggio, cioè quasi nell’immediatezza dell’apertura delle scuole e quindi in prossimità dell’inizio dell’anno scolastico, di scrivere al Ministero e agli uffici scolastici provinciali preposti per sollecitare e/o rivendicare il “finanziamento” per effettuare i lavori di manutenzione e/o ristrutturazione in quei plessi scolastici, ricadenti sul nostro territorio e che ne hanno necessariamente bisogno.
Tutto ciò oltre che essere la dimostrazione della propria incapacità amministrativa e oltremodo grave, giacchè appalesa un certa mancanza di considerazione e per il “mondo” scolastico rterritoriale e una mancanza di rispetto per tutti i cittadini e le famiglie che ne sono interessati.
E’ fuori da ogni logica scrivere una lettera di reclamo in questi termini e seguendo questa tempistica molto ridotta e a ridosso della fatidica data che da’ il via al nuovo anno scolastico. L’Assessore Mingrone avrebbe dovuto pensare e preoccuparsi delle condizioni strutturali delle scuole cittadine anzitempo, dando le dovute risposte ai relativi dirigenti scolastice che ne hanno presentato richiesta, già dal mese di maggio/giugno. E proprio in quel periodo, quasi di fermo delle attività scolastiche, che dal Comune ci sarebbe docuto attivare per dare seguito alle procedure amministrative atte a far partire i lavori. Invece niente, il tempo è passato inutilmente e, oggi, ci si trova nelle condizioni in cui siamo, cioè con molti Istituti che presentano gravi carenze strutturale che, in alcuni casi, sono al limite della stessa praticabilità.
Già da qualche settimana alcune “voci” , su questa speciosa tematica, si sono sollevate per sollecitare l’interesse e l’attenzione del sindaco Geraci e dell’assessore Mingrone, ma sembrava che questi avessero già praticamente pensato e fatto tutto ciò che era nel proprio compito. Purtroppo anche quest’anno si è ripetuto lo stesso errore dell’anno scorso, con dei ritardi amministrativi che sono frutto non del destino ma della superficialità di coloro che reggono il “governo” della Citta’.
Questa lettera tuttavia sembra avere lo stesso tono e lo stesso sapore di quelle scritte, sempre dai nostri amministratori nei mesi passati, allorquando era quasi stato deciso dagli uffici sovracomunali la chiusura dell’Ufficio del Giudice di Pace o della sede cittadina dell’Agenzia delle Entrate (poi trasferite e accorpati, entrambi gli uffici, alle rispettive sedi di Rossano), e cioè di dare l’impressione o, ancora di più, la falsa percezione ai cittadini che il Comune su “queste” problematiche non c’entra nulla.
Un subdolo atteggiamento politico , questo, che rende il tutto ancora più grave e inaccettabile. Ma i cittadini non sono degli sprovveduti, e il significato di queste determinazioni lo hanno capito… già da molto tempo.
Ora rimane, come al solito, al netto di tutto, i fatti. Quelli veri.