Il primo settembre coincide con la fine della pausa estiva e, quindi, con la ripresa delle attività politiche, anche se, rapportandoci alla nostra Città e all’intera area della Sibaritide, si tratta di attività politica molto marginale, visto che sulla scacchiera delle decisioni regionali e nazionali non contiamo assolutamente niente.
Tutto ciò che sta accadendo relativamente al voto sì, voto no per il rinnovo del consiglio regionale non ci vede in nessun modo compartecipi o assisi al tavolo delle decisioni tranne che, ancora una volta, essere spettatori passivi dei tanti predatori di voti (cosentini, lametini o vibonesi), persino in località marittime in piena attività vacanziera.
Inutile scrivere sui blog o su fb per esprimere indignazioni sulla classe dirigente di destra o di sinistra, è perdita di tempo. Non ci calcola nessuno, perché non contiamo assolutamente niente e sarà sempre così finchè i voti di quest’area andranno a Cosenza, Reggio, Catanzaro o Vibo. Dunque, stiamo con i piedi per terra e ammettiamo con coraggio che la responsabilità è solo nostra, di tutti noi cittadini della Sibaritide che, evidentemente, incapaci di far valere i nostri diritti senza chiedere col cappello in mano, abbiamo la vocazione alla sottomissione.
Di cosa vogliamo parlare? Hanno soppresso il Tribunale di Rossano solo perché qualche personaggio politico cosentino doveva dimostrare di essere più potente di un suo collega sibarita; hanno fatto sparire finanziamenti a Corigliano (contratti di quartiere) perché non graditi al potentissimo politico cosentino che da noi vuole solo i voti dei compari; non vogliono darci mezzi di trasporto adeguati per il rilancio turistico; non vogliono darci un servizio sanitario perché dobbiamo dipendere da Cosenza, Catanzaro o da altre regioni. E potrei continuare così all’infinito, per cui suggerisco di fare attenzione al voto quando ci sarà, altrimenti è inutile fare chiacchiere sui mezzi di informazione; non ci resta che rassegnarci e parlare solo di buche, di buchi e di beghe (tutte paesane, naturalmente).
Cataldo Russo