Vi era un tempo nel quale, a Corigliano, per alcune settimane, finanche per alcuni mesi, si gioiva per eventi lieti. Un tempo non remoto, qualche anno addietro, nel quale si svolgeva, puntualmente, la Stagione teatrale. Spettacoli con grandi nomi e di sicuro richiamo. Quel tempo è andato via, a causa dei tagli alle politiche culturali ovunque imposti con la complicità silente di amministratori insensibili.
Corigliano è uno dei pochi comuni nei quali, nonostante la crisi e le difficoltà di sindaci e assessori, non viene garantita una Stagione teatrale. Si guardi, ad esempio, alla vicina Cassano, che pubblicizza la propria località con serate ed eventi.
Dispiace dover constatare che non si registra, nelle volontà e nei programmi dell’attuale Amministrazione Comunale, alcun tentativo di riprendere questa tradizione, di innalzare il livello culturale della “città”, magari intercettando finanziamenti ad hoc e coinvolgendo soggetti privati. Peccato. Anche questo dato la dice lunga su cosa siamo diventati oggi e su ciò che ci separa dal resto del mondo.
GIORDANO BRUNO