Sono fuori e ho deciso di non guardare giornali e tv, quando, puntuale, mi raggiunge la quotidiana telefonata dell’amico mio caro. Dimmi, gli chiedo, cosa c’è di nuovo? Un attimo di imbarazzo. Ripeto la domanda. L’aiuto: hanno, per caso, inaugurato l’aeroporto? No. Hanno completato l’ospedale unico? No.
Hanno avviato il trasferimento del liceo classico nella nuova sede? No. Hanno rifatto il manto alle strade? No. Hanno tenuto un consiglio comunale produttivo? No.Hanno risolto il problema del giudice di pace? No. Niente di niente, mi risponde, sconsolato. La politica, aggiunge, è ‘andata in vacanza’. Capisco, in vacanza, come già si faceva al tempo del divino Augusto. In fondo, è giusto. Dopo tanta fatica, per presenziare a battesimi, cresime e matrimoni, gare sportive, canore e culinarie, miss di paese, di frazione e di lido, premi letterari e comitati di varia liberazione, è giusto che anche la politica vada a rinfrescarsi nelle limpide acque dei nostri mari. Ne uscirà, per la gioia di grandi e piccini, più bella e pimpante … a meno che … un grosso pescecane …