A un centinaio di ex lavoratori “in mobilità” dopo sei mesi di servizio al Comune ora restano solo le promesse…
Fine della “deroga” per un centinaio di ex lavoratori licenziati per “crisi” in vari settori privati della città di Corigliano Calabro.
I quali per sei mesi hanno goduto dell’ammortizzatore sociale relativo alla “mobilità” cosiddetta “in deroga” prestando servizio in varie mansioni presso il Comune jonico, e percependo per questo un “assegno” pari a 250 euro mensili erogato da “Calabria Lavoro”, ente “in house” della Regione Calabria, sulla base d’un apposito bando cui avevano partecipato a seguito dei loro licenziamenti.
Sabato scorso sono di fatto scaduti i sei mesi di lavoro presso l’ente locale.
E per i cento lavoratori – perlopiù operai ma tra essi v’è pure qualcheduno che ha svolto mansioni d’ufficio – è dunque finito l’“aiuto” lavorativo ed economico finanziato dal Ministero del Lavoro attraverso la Regione Calabria che aveva emanato quel bando.
Nei corridoi comunali da alcune settimane è in circolo una “voce” secondo cui la Regione sarebbe già pronta ad emanare un nuovo bando finalizzato al loro re-inserimento nella mobilità “in deroga” presso lo stesso ente municipale.
In tal senso vi sarebbe stata un’apposita richiesta di proroga dei termini del vecchio bando dal parte del Comune, e segnatamente da parte del vicesindaco Francesco Paolo Oranges il quale detiene la delega al Personale.
Una proroga dei termini del vecchio bando non è tuttavia formalmente possibile.
Dagli uffici dell’Assessorato regionale al Lavoro, il vicesindaco coriglianese sostiene invece d’avere avuto «informali rassicurazioni sull’emanazione d’un nuovo apposito bando entro la fine di questo mese d’agosto». Mese che sta esaurendo i suoi giorni e che del nuovo bando non ha visto neppure la più timida “ombra”.
Le rassicurazioni da parte degli uffici regionali sembrano avere degl’input dal “sapore elettoralistico” considerato che siamo alla vigilia della campagna politica per le elezioni regionali.
Frattanto, tra i cento ex lavoratori in mobilità presso il Comune di Corigliano Calabro in tanti s’era formata l’illusione che pian piano sarebbe giunto un giorno in cui sarebbe scattata una inipotizzabile “assunzione” presso l’ente pubblico.
Sobillati certamente da più di qualche politicante tra quelli che in questo momento detengono il potere in Municipio.
In città si vive da tempo una crisi economica senza precedenti e tra i residenti il tasso di disoccupazione è altissimo per tutte le fasce d’età.
Sui locali social network vengono diffusi accorati appelli indirizzati al sindaco Giuseppe Geraci, alla sua amministrazione, all’intero Consiglio comunale, in cui s’invoca la convocazione d’«una seduta straordinaria della civica assise con all’ordine del giorno la questione della disoccupazione locale e un urgente piano d’azione finalizzato ad offrire incentivi alle aziende agricole ed agroalimentari coriglianesi che per le imminenti prossime campagne agrumicola ed olivicola assumano esclusivamente lavoratori residenti a Corigliano Calabro. Quotidianamente tanti cittadini coriglianesi disoccupati ci rechiamo nella casa comunale per chiedere lavoro, il Comune faccia qualcosa per aiutarci a trovare lavoro».