Nella zona industriale coriglianese è allarme furti. Purtroppo negli ultimi tempi la criminalità ha alzato nettamente il tiro non risparmiando in pratica nessuna delle tante attività che sono ubicate nell’agglomerato industriale Asi di Schiavonea. Non passa settimana che il titolare di una delle aziende che opera in quella parte del territorio cittadino è costretto a recarsi dai carabinieri per denunciare l’avvenuta “visita” dei ladri.
Gli ignoti agiscono prevalentemente di notte incuranti della presenza dei “vigilantes” che, come ci hanno riferito alcuni operatori commerciali della zona, sono presenti da contratto in quei luoghi. I furti non hanno un filone ben preciso, i ladri preferiscono di tutto e di più: dal rame, all’utensileria agricola, a mezzi meccanici, al gasolio posto nei serbatoi dei mezzi, e via dicendo. In ordine di tempo l’ultimo furto anche di un certo valore sarebbe avvenuto nella notte tra venerdì e sabato scorso in un’azienda che opera nel settore dell’edilizia. In pratica i ladri di notte avrebbero sfondato la rete di recinzione dell’azienda ad una volta dentro hanno rubato due muletti ed un camion, per un valore che dovrebbe aggirarsi tra gli 80 e i 100 mila euro. E’ sicuramente un danno rilevante per il titolare dell’attività che, come tanti altri suoi colleghi, si è recato in caserma dai carabinieri per sporgere regolare denuncia. “La situazione è drammatica – ci dice il titolare di una delle tante aziende ubicate nella zona industriale – perché non riusciamo più in alcun modo di arginare questa serie di furti che in pratica sta finendo con il mettere in ginocchio varie attività. E’ necessario secondo me predisporre un aumento nei controlli notturni, altrimenti questi criminali l’avranno sempre vinta. Noi più che mettere la vigilanza non sappiamo più cosa fare. Mi creda io la mattina quando mi reco presso i capannoni della mia attività ho il terrore, perché potrei essere rimasto vittima di un nuovo furto”. Infatti lo stato d’animo di questo imprenditore coriglianese rispecchia lo stato d’animo di tanti altri suoi colleghi, i quali pur preferendo non parlare sottoscrivono quanto detto dal loro collega. Cercare di avere un quadro esatto dei furti è molto difficile, tenuto conto che gli inquirenti preferiscono non fornire cifre o eventuali informazioni, ciò allo scopo di poter “inquinare” l’esito delle indagini già avviate dopo la presentazione delle denuncie.
Giacinto De Pasquale