Diciamoci la verità. Non erano in tanti ad aspettarsi da Geraci e la sua terza Amministrazione un progresso culturale nella e per la città. Ci si aspettava, piuttosto, qualche buca riparata, qualche servizio garantito, un leggero ritorno alla normalità dopo anni e anni di abbandono e caos. Neppure questo è stato, però.
Tuttavia, occorre fare un bilancio, a distanza di un anno, e oltre al fallimento su tutti i fronti, anche sul settore dei servizi sociali, della pubblica istruzione e della cultura. Oltre qualche proclama, registrate forse concretamente segnali incoraggianti? Biblioteca comunale senza direttore e ai più sconosciuta, Biblioteca per bambini e ragazza chiusa, scuole senza significative novità, anzi tutti ricorderanno la polemica legata alla scuola elementare S. Francesco, disagio sociale aumentato. Insomma, nessuna prospettiva. I pochi presidi socio-culturali della città chiudono i battenti o si apprestano a farlo (centri anziani, ecc.) e il mondo dell’associazionismo è sempre più lasciato solo.
Non solo non si garantisce l’essenziale (illuminazione, viabilità, raccolta rifiuti, decoro urbano, ecc.), non solo si continua a registrare una abissale distanza in termini di servizi e opportunità con altre città (Rossano docet), ma quelli che dovrebbero essere i motori di una comunità, ossia la scuola, la formazione, la cultura, vengono addirittura lasciati nel dimenticatoio.
GIORDANO BRUNO