Quando al mattino mi sveglio…
sento il profumo del mare;
Il rumore dei sandali in gomma,
sprofondati nei ciottoli della spiaggia,
precedono una voce invitante
all’acquisto del “tubo magico”…
mentre una ragazza in mare tranquillizza il genitore:
<<Hai visto che non è più sporca?>>
Quando al mattino mi sveglio…
sento una voce dirmi buongiorno;
il sordo rumore di pneumatico esploso
precede un’insana imprecazione
verso l’ennesima buca…
mentre un postino spegne lo scooter
e si appresta a recapitare avvisi di
pagamento imposte comunali.
Quando al mattino mi sveglio…
sento il profumo dell’aroma di caffè;
un signore si lamenta della sua bocca amara
e una donna urla: <<Ci hanno derubato nel sonno!>>
mentre l’edicolante espone: auto bruciata sotto casa;
rissa e spari in una via di Schiavonea…
la gente si reca al mare.
Quando al mattino mi sveglio…
faccio una corsetta sul lungomare;
il sole mattutino riflette su materiali ferrosi,
si innalza fra dune ricoperte di erbacce mediterranee,
illumina di giorno un lungomare spento di sera,
fra ingorghi d’auto e parcheggi di una circolazione stradale
equivalente ad un sogno jonico
di una infelice località turistica marinaresca.
Quando al mattino mi sveglio…
faccio un giro al mercato rionale;
la Via Roma è solo un lontano ricordo
di chi ha vissuto fra negozi e venditori ambulanti
di ogni sorta di mercanzia,
mentre oggi ascolto oramai nauseabondo
sempre le solite frasi: << Qui c’era Mastro Bruno Passerini,
qui lo stagnaro, qui Cardamone, qui Murruni…
ed i nomi e i volti di chi vi lavorava sono tanti…
i ricordi sempre ricchi di espressioni felici e sorrisi “zingareschi”.
Quando al mattino mi sveglio…
è difficile capire se ancora sogno;
ma è lo sguardo che mi riporta al presente…
il Castello è ancora là, le campane delle Chiese
suonano a festa, le rondini volano alte e veloci,
le colline sostengono ulivi secolari,
mentre l’orizzonte del mare si confonde con il cielo…
ancora la mia mente continua a sognare…
Esiodo