Nei giorni scorsi si è appreso che sono stati selezionati 15 avvocati che andranno a rappresentare il Comune nelle cause che interessano l’Ente locale. Fin qui niente di male, se non fosse per il fatto che gli avvocati della nostra città, soprattutto giovani, sono tantissimi e avrebbero il diritto di lavorare un po’ tutti a turno.
La mia riflessione in merito non è certo sulla regolarità della procedura eseguita, che penso e mi auguro sia stata fatta a dovere, né tantomeno sulle qualità professionali dei prescelti legali, sicuramente di alto profilo. Il dato è piuttosto un altro: l’amarezza che si coglie negli occhi e nei volti di tanti giovani professionisti, ragazze e ragazzi, che si vedono così privati per sempre della possibilità di lavorare anche per conto del Comune.
Si è giustificata tale scelta con la volontà di porre fine al “caos”. Ma quale caos può esserci nel far legittimamente lavorare più avvocati, soprattutto se giovani? Un’Amministrazione Comunale non dovrebbe produrre anche benessere e lavoro?
GIORDANO BRUNO