Corigliano, per usare un eufemismo, non vive certamente una delle sue stagioni migliori. I problemi che ci attanagliano, purtroppo, sono palesi a tutti e la crisi economica sicuramente non aiuta a risolverli. Per questo mi chiedo se la politica, o meglio la buona amministrazione, sia un problema aggiuntivo o sia la soluzione per il futuro. È trascorso un anno ormai dell’insediamento di questa amministrazione comunale, ed in tanti, credo che si siano posti la mia stessa domanda.
Anno trascorso, per quanto mi riguarda, tra i banchi dell’opposizione, ruolo molto più delicato, a mio parere, rispetto a quello del consigliere di maggioranza.
In base ad una visione totalmente diversa dalla mia, della quale non mi sento assolutamente di fare parte, qualora il consigliere di opposizione dovesse estremizzare il suo ruolo, verrebbe considerato come il tipico fautore di sterile ostruzionismo, sempre pronto a rallentare la macchina comunale, invece, qualora dovesse scendere a compromessi verrebbe accusato di essersi “venduto”alla maggioranza per non si sa che cosa.
Dico questo, per rispondere alla mia domanda iniziale.
La politica continuerà o tornerà ad avere un senso solo rompendo tali schemi mentali, e riuscirà a dare risposte concrete ad una comunità, oggi in ginocchio, dove crescono a dismisura le condizioni di marginalità e di povertà sociali ed economiche.
Ogni nostra azione è frutto del tempo in cui viviamo. Stiamo vivendo una pagina triste che chiede un cambio di direzione, ma soprattutto una fortissima accelerazione.
Svolgo il mio ruolo di consigliere comunale di opposizione in maniera atipica, senza alcun imbarazzo, rispetto ad un passato che non deve più tornare, figlia di una concezione politica atavica e dagli scarsi risultati.
Ho votato, e continuerò a votare a favore di tutte quelle iniziative che reputo adeguate per migliorare le condizioni sociali, occupazionali ed economiche dei Cittadini di Corigliano, opponendomi alle altre.
La politica non può e non deve essere una mera passerella per una sterile ricerca di breve notorietà.
Alla fine di questa consiliatura tutte le parole dette, gli articoli, le interviste, resteranno lettera morta se non saremo stati in grado di migliorare il nostro territorio. Ad oggi, purtroppo, è da registrare con profondo rammarico, che mal ci siamo riusciti. Invero, i cittadini sono assediati da tributi per servizi ancora non adeguati e da ruoli degli Enti preposti all’incasso dei tributi, gravati da aggio, interessi e balzelli vari che letteralmente ci stanno strozzando. Pertanto, anche in virtù del fatto che nei primi giorni del mese di settembre si andrà ad approvare il bilancio di previsione, che potrebbe andare ad incidere ancora sulle tasche dei cittadini, invito il Sindaco a concertare un tavolo con gli enti preposti alla riscossione per ridurre ogni sovraccosto e far si che cittadini possano pagare in rate a lunga scadenza quanto dovuto, ma senza aggravi di aggiunte di interessi e mora da anatocismo.
Giorgio Triolo
Capogruppo in Consiglio Comunale