In questi giorni il territorio di Corigliano è militarizzato, assediato da pattuglie delle forze dell’ordine che stanno garantendo la sicurezza di tutti noi cittadini. Un segnale incoraggiante dopo che nell’ultima settimana si è verificato di tutto: violenza sessuale nei confronti di una donna, sparatoria e risse a Schiavonea, auto bruciata al vicesindaco, prostituzione sulle strade e anche in “bella vista” sul lungomare, senza contare poi i tanti fatti di cronaca riconducibili a droga, usura, estorsioni, ecc.
Ebbene, dinnanzi a questo scenario terrificante, in piena stagione estiva, in un comune sciolto per infiltrazioni mafiose nonché il più grande della provincia di Cosenza, si è levata la voce di alcuni rappresentanti dell’opposizione consiliare per chiedere interventi al sindaco e la convocazione di un consiglio comunale straordinario, senza ricevere alcuna risposta. Si è fatta sentire Forza Italia con il suo consigliere regionale, il rossanese Caputo, che ha chiesto l’intervento del Prefetto e la convocazione del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica sul “caso Corigliano”, un’iniziativa lodevole e opportuna.
Su tutto questo, però, si registra l’assordante silenzio di quelli che dovrebbero essere i due maggiori rappresentanti istituzionali della città, ossia il sindaco Geraci e il sottosegretario regionale Dima. Entrambi si sono solo limitati ad esprimere, attraverso il loro addetto stampa, la solidarietà al vicesindaco per quanto accaduto ma nessun accenno ad altri gravi fatti di cronaca che stanno turbando la sicurezza della nostra comunità e qualche iniziativa da intraprendere a proposito. Anche questo denota gli evidenti limiti di questa Amministrazione. Per ora… grazie Caputo!
GIORDANO BRUNO