Un gesto vile, inaccettabile ai danni di un caro amico nonché vicesindaco della nostra Città. A Franco Oranges voglio esprimere solidarietà e vicinanza, al vicesindaco chiedo di non lasciarsi intimidire e di andare avanti a testa alta nel dare il suo contributo alla comunità. Rabbia, indignazione e tanta amarezza per questo atto criminale che, purtroppo, non è l’unico e che dovrà indurre noi tutti ad una riflessione più approfondita.
Non sono le forze dell’ordine, ma è la politica che deve interrogarsi e fare meglio iniziando dalle regole che devono essere certe e devono valere allo stesso modo per tutti. Negli uffici comunali, è da evidenziarlo, in molti casi, regna ancora confusione ed incompetenza per non dire altro.
Gli assessori, quando non hanno una competenza specifica, sono costretti a navigare a vista e tutto ciò non giova alla concretizzazione di quel processo di legalità a cui tutti, a partire dal Sindaco, ci siamo appellati all’inizio di questa consiliatura.
Il Sindaco ha il diritto dovere, ad un anno dal suo insediamento, di fare una verifica per capire come portare avanti il suo mandato. Un modo nuovo di intendere la politica, lo abbiamo detto tante volte, è di non prendere mai posizioni strumentali o pregiudiziali; ciò non significa, però, tacere o non denunciare una enorme lentezza nell’azione di governo. Ed è per questo, ed è il perché le cose non vanno bene, che ci appelliamo alla onestà del primo cittadino per avviare un confronto schietto prima nella sua maggioranza e, subito dopo, con tutte le altre forze politiche per capire se non si debba pensare ad un governo di salute pubblica.
Il capogruppo UDC in Consiglio Comunale