Dopo circa ottant’anni di “vita” è diventato pericolante. Si tratta del “fungo” di cemento armato ubicato nel tratto iniziale di Via Vieste, nella popolosa frazione marina di Schiavonea di Corigliano Calabro.
Dall’antico ed inutilizzato serbatoio per le scorte d’acqua potabile – la cui costruzione è risalente al ventennio fascista – durante la nottata tra martedì e ieri cadevano infatti pietre e calcinacci sui tetti delle case che lo circondano: i residenti si sono allarmati.
Sarebbero sei le famigie “a rischio”.
Ciò, complice il maltempo che s’è registrato in questi ultimi giorni con pioggia e vento forte.
S’è reso necessario nottetempo l’intervento di ben due squadre dei Vigili del Fuoco del distaccamento di Rossano che “armate” di lunghe scale hanno messo in sicurezza l’antica infrastruttura da anni in disuso.
Alle operazioni ha presenziato pure il sindaco Giuseppe Geraci, la cui abitazione è ubicata proprio di fronte al “fungo”.
Per ora è stato messo in sicurezza.
Tuttavia, considerato che non serve più a nulla, prima o poi si renderà necessario un intervento di demolizione.