Sono felice ed orgoglioso nel poter dire”io c’ero”al Gay Pride di Reggio Calabria. Perchè ieri la Calabria “migliore” ha scritto una bella pagina di storia. Migliaia di persone hanno pacificamente invaso Reggio Calabria, colorandola di speranze e di un futuro prossimo dove pregiudizio e sopraffazione dovranno cedere il passo alla libertà ed ai diritti come base condivisa della convivenza civile.
Una prima vittoria di quel vasto movimento di pensiero ed azione che lotta per l’affermazione del diritto/dovere di convivere sulla base dei propri sentimenti profondi e non su presupposti di “selezione “artificiosa che basano le proprie “ragioni”su elementi di oscurantismo medievale. Una grande giornata per “l’altra calabria”che supera i vincoli dell’arroccamento e della resa incondizionata alle vessazioni di ogni tipo,e rilancia verso forme nuove ed inesplorate di rilancio culturale e politico. Una città fino a poche settimane orsono apparentemente prostrata, persino impaurita e ripiegata su se stessa ha saputo dare immediato riscontro alla bella pagina di speranza scritta con la vittoria alle primarie del centro sinistra, di un giovane trentenne Giuseppe Falcomatà,che rievoca nel cognome che porta ,una figura di straordinario spessore umano,politico e culturale:Italo Falcomatà, sindaco della “primavera reggina” tra le piu’ audaci ed innovative forme di” buon governo “sperimentate nella nostra terra.Sono pagine distinte,ma non tanto,di un racconto corale che inizia a stimolare le attese collettive di una regione affatto “perduta”. Segnali importanti che ridanno aria e respiro alle aspettative di rinascita che concretamente stanno ricostruendosi nella nostra terra.Vorrei rievocare con le parole di Pablo Neruda la nuova stagione che fattivamente costruiremo in Calabria”Possono tagliare tutti i firoi ma non possono impedire che arrivi la primavera”
Angelo Broccolo SEL