Siamo all’assurdo, stiamo raschiando il fondo dell’ipocrisia. In queste ore il Sindaco, On. G. Geraci, ha diramato un comunicato col quale, in maniera molto semplicistica ma con un tono alquanto fuori luogo, visto e considerato la sostanza delle cose, afferma tutta la propria soddisfazione per i risultati politico-amministrativi raggiunti in materia economico-finanziaria. Ebbene l’assurdo è che il Sindaco Geraci sta adottando una politica economico-finanziaria fatta di soli tagli e di aumento delle tasse: porre equilibrio in ottica di risanamento del Bilancio comunale in questo modo, senza puntare sul recupero dei crediti (iniziando dagli oneri di urbanizzazione, dalle cartelle con crediti molto consistenti relative ad attività industriali) è un agire banale e assurdo, cioè da irresponsabili.
Infatti il sindaco Geraci ha letteralmente abbandonato la Città al proprio destino, altro che garantire i servizi. Lo si vede, questo, a iniziare dalla questione ambientale e anche da quella urbanistica, di come la città sia inginocchiata in terra aspettando chissà quale grazia divina. Neanche uno straccio di progetto per attingere alla miriade di bandi europei, che potrebbero portare sollievo in tanti settori della pubblica amministrazione comunale. Per non parlare poi della mancanza assoluta di un minimo di strategia amministrativa in grado di garantire ed assicurare una visione d’insieme, e quindi complessiva, del territorio da amministrare. Basta pensare a come è stata accolta la stagione turistica.
Nei paesi viciniori, ad iniziare dalla vicino Rossano, nonostante è quasi in dissesto finanziario, cioè esattamente nelle stesse nostre condizioni di precarietà ecnomica-finanziaria, la città è salvaguardata nei servizi essenziali che rendono la vivibilità della stessa.
Ma l’assurdo, oltre a tutto questo è una questione: il Sindaco Geraci ha risposto in ritardo alla prima sollecitazione pervenuta in Comune dalla Corte dei conti, e questo ha comportato qualcosa di grande criticità per il Bilancio del Comune. Perché se avesse agito per tempo, ovverosia senza far scadere i tempi, l’Amministrazione avrebbe potuto predisporre il c.d. “Piano di predissesto finaziario” . Uno strumento, di natura contabile, che avrebbe permesso al comune di poter usufruire per un biennio di tante agevolazioni finanziarie e di attingere a tanti finanziamenti ad hoc per risanare il “buco” di bilancio.
Per cui, relativi a quanto detto che trova riscontro oggettivo negli atti oltre che nei fatti, il Sindaco Geraci dovrebbe disperarsi per le opportunità che ha fatto perdere alla città portandola, di fatto, nel punto di criticità sensibilmente grave, in cui si trova. Ma a questo punto sta perpetuando, ormai da tempo, un altro errore colossale, da un lato, quello di risanare il Bilancio comunale a suon di tasse, di aumenti fiscali a carico dei contribuenti portando le famiglie al collasso, e, dall’altro, di non predisporre una efficiente orgnizzazione della macchina comunale che dovrebbe predisporre, non servizi straordinari ma, almeno, quelli ordinari.
Eon