E’ molto grave, oltremodo oltraggioso del comune buon senso l'”agire” istituzionale che questa Amministrazione comunale in questi giorni sta ponendo in essere. Non volevo intervenire, ma, da libero cittadino che ama questo paese, ho sentito il dovere morale e civile, di fronte a cotanta “assurdità”, farlo. E con questo mi riferisco alla questione della “targa”, ormai arcinota, commissionata dagli amministratori per l’intitolazione del Parco Periurbano alla memoria di Fabiana Luzzi,
e portata a conoscenza e all’attenzione della pubblica opinione dalla ditta che ha prodotto, per l’appunto, detta targa che non si è vista retribuire la prestazione della commessa fornita al Comune. Diciamo alcune cose che sinora non sono state dette.
A tale determinazione e poi seguita una nota dell’Amministrazione nella quale si precisava che in realtà l’ente non ha pagato la commessa perché la dittà è morosa. Allora, ecco: vi sembra normale tutto questo? E’ possibile che un’Amministrazione comunale seria e degna di questa definizione scenda di livello fino a tal punto? E’ possibile che un Sindaco degno del proprio “ruolo” permetta che l’ente da esso rappresentato si permetta delle figuracce e delle cadute di stile indegne di un paese civile e rispettabile? E possibile che un’Istituzione venga derisa in questo malomodo e pubblicamente su una questione drammatica e di infinito dolore che ha piagato l’intera città catapultandola agli onori della cronaca nera nazionale? Tutto questo lo trovo di una gravità inaudita. E la colpa, egr. sig. sindaco Geraci, se ha ancora non lo ha imparato, in queste situazioni di controversia, è sempre del soggetto pubblico e non del privato.
Questa è un fatto, nella sua semplicità, è qualcosa di molto triste: non doveva succedere. Innanzitutto in quella risposta fornita dal Comune emerge, qualche anomalia: come fa l’ente ad affidare una commessa di prestazione lavoro a una ditta che risulta essere morosa? Quale criterio utilizza l’Amministrazione per affidare una prestazione? Il punto cruciale è questo. La cosa che si deve capire non è il fatto che la ditta è morosa (e che l’ente Comune, deve attivarsi con tutti i propri mezzi per ottenere il credito) ma come ha fatto ad ottenere la prestazione. Quindi ecco l’assurdità. Ecco che è inacettabile quella risposta, che si perpetua nell’anomalia facendo balzare agli occhi un mucchio di anomalie, ad iniziare dalla superficialità con la quale vengono espletati gli atti comunali.
Detto ciò, sorge un’altra riflessione: perché il Comune non si è rivolto ha una ditta (con il D.U.R.C.) regolare con i tributi e con tutti i requisiti necessari e richiesti dalla legge? Il buon esempio amministrativo vine e parte anche da queste cose: premiando chi paga le tasse e i tributi, facendo lavorare chi rispetta le norme vigenti e le prassi previste dalla legge.
Fatto sta che questa storia della Targa palesa l’ennesima caduta di stile da parte di questa giunta Geraci, che si dimostra essere, ogni giorno di più, fuori tempo, fuori logica, e proiettata in un mondo tutto suo e che, certamente, non è quello della realtà cittadina. Realtà cittadina che vive un’infinità di problemi con tanti disservizi, grazie sempre alla semplicità, al pressapochismo e alla superficialità che contraddistinguono il sindaco Geraci e i suoi assessori nell’amministrare la Città.
Tuttavia, in conclusione, su un tema così sensibile, e che ha a che fare con la memoria di una tragedia immane, l’Amministrazione non doveva compiere quello che ha compiuto. Mi fermo qui, non aggiungo altro per quel rispetto che certe situazioni umane, civili, sociali, esistenziali meritano.